Oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Polpo (da non confondere col polipo), il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, il quale si proclama vegetariano per ragioni ambientali, di salute e anche di natura etica, ha pubblicato un post del quale riporto qui di seguito il testo; preferisco non condividere il post originale, perché è illustrato con la foto di un appetitoso piatto a base di polpo che rischia di rendere meno efficace il messaggio. ;-)
Suggerisco di evitare di cibarsi ancora di polpo, in qualsivoglia modo venga cucinato e ammannito. Si tratta di un vivente selvatico, empatico, evoluto e particolarmente intelligente, anche se non nella nostra declinazione unicamente cerebrale. Non che gli altri viventi non lo siano, ma il polpo è diverso, come dimostrano diverse esperienze di studio [sull'argomento puoi trovare qui un articolo di Internazionale da cui ho tratto la fotografia che apre il post, NdC]. Non merita la nostra macellazione cruenta, ammesso che qualche vivente la possa mai meritare. Merita la nostra simpatia.
Siccome poi il suo consumo è in massiccio incremento, si prospettano allevamenti intensivi (per un animale non gregario peggio del manicomio) che sono da evitare come la peste. In attesa magari del "pesce coltivato" sicuro, lasciamolo in pace. Nessuno morirà di fame senza, anche perché quello dei paesi poveri nordafricani è destinato al consumo nostro e degli asiatici. E la tradizione culinaria cambierà, come è cambiata già molte volte in passato. Proprio come il gusto.
Non esistono animali superiori, né esistono gerarchie, solo viventi fra i viventi.
Nei commenti qualcuno ha affermato di aver smesso di mangiare polpo dopo aver visto questo video, nel quale un polpo si avvicina a due bambini sulla spiaggia di Porto Pollo in Sardegna e si lascia accarezzare. Caspita, quella bestiola era ben più affettuosa rispetto ai gatti randagi che si sono stabiliti nel giardino di casa mia, e ai quali do regolarmente da mangiare, solo che quando cerco di fargli una carezzina si ritraggono ancora schifati, ingrati che non sono altro! ;-)
In conclusione, immagino che quello che ho imparato oggi non sarà privo di conseguenze sulle mie scelte alimentari future...
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