Per andare e tornare dall'ufficio impiego circa due ore al giorno, tranne quelle rare volte in cui posso lavorare da casa. Come impiegare quel tempo in maniera sensata? La musica dopo un po' mi annoia – e poi l'acustica dell'abitacolo della mia auto non è proprio ottimale –, per gli audiolibri ci vuole una concentrazione che è poco compatibile con la guida nonché con il sonno che ho, soprattutto la mattina... La mia salvezza sono i podcast, che in genere ascolto su Spotify oppure sull'app de Il Post. Uno dei miei preferiti è Indagini di Stefano Nazzi, che ogni primo del mese – c'è persino una pagina Facebook intitolata Quanti giorni mancano ad "Indagini" – racconta una storia di cronaca nera e giudiziaria, ed ha vinto il Pod (Italian Podcast Award) come podcast dell'anno 2023.
Tra ieri e oggi ho ascoltato la puntata di luglio, suddivisa come al solito in due parti e dedicata al delitto di Colle San Marco: il 18 aprile 2011, al confine tra Marche e Abruzzo, veniva brutalmente assassinata la 28enne Melania Rea, sposata e madre di una bimba di 18 mesi. Il marito fedifrago Salvatore Parolisi, condannato in primo grado all'ergastolo con il rito abbreviato, in Cassazione si vide ridurre la pena a vent'anni. Adesso, dopo dodici anni, Parolisi può già usufruire di permessi premio e farsi intervistare dalla trasmissione televisiva Chi l'ha visto? continuando a proclamare la propria innocenza. E fra quattro anni, grazie agli sconti di pena per buona condotta, potrebbe addirittura essere libero. Mah...
A proposito, ecco l'ennesimo buon motivo per abbonarsi a Il Post: il 10 luglio uscirà una puntata speciale di Indagini riservata agli abbonati – mentre di norma le puntate si possono ascoltare gratuitamente sulle principali piattaforme di podcast – e disponibile pertanto solo tramite l'app. Chissà di cosa ci parlerà questa volta il sempre impeccabile Stefano Nazzi...
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