Negli ultimi due giorni è diventato virale l'articolo qui sotto, nel quale il giornalista Alain Elkann si lagna dei giovani "lanzichenecchi" che con le loro chiacchiere hanno "osato" disturbare il suo viaggio da Roma a Foggia su una carrozza di prima classe di un treno Italo. Questa "boomerata" – una delle definizioni più benevole che mi vengono in mente – è stata pubblicata sul quotidiano la Repubblica, in pratica di proprietà di suo figlio John.
Riporto qui di seguito i link ad alcuni notevoli post a commento, limitandomi ad aggiungere che, per quanto mi riguarda, durante i tragitti Pescara-Ancona e ritorno in regionale che hanno segnato i miei anni universitari ero solita tentare di leggere o studiare, e il vociare altrui poteva anche deconcentrarmi, ma mi limitavo a sopportare con rassegnazione, e anche un pizzico d'invidia per tanta socialità e vitalità. Lungi da me lamentarmene con tanta spocchia presuntuosa.
Vabbè... ne hanno parlato tra gli altri i giornalisti Alessandro Gilioli e Deborah Dirani, poi Simone Tempia di Vita con Lloyd e Galatea Vaglio Pillole di Storia. Segnalo le divertenti rivisitazioni satiriche di Giorgio Cappozzo, Fabrizio Venerandi, Guglielmo Iezzi e Dario Corallo (immagine qui sotto).
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