Pasqua e Pasquetta sono una micidiale combo mangereccia, dove oltre ai vari piatti tradizionali più o meno locali – casatiello, torta pasqualina, uovo di cioccolato, colomba, pastiera, oppure i fiadoni, le pupe e i cavalli tipici dell'Abruzzo (che, essendo io nata da genitori originari di altre regioni, non sono mai entrati a far parte delle tradizioni familiari, anche se i fiadoni quando capita li compro in gastronomia, e mi piacciono parecchio) – la carne di agnello la fa da padrona suo malgrado. Le vignette seguenti del disegnatore e animatore Bruno Bozzetto, il quale non fa certo mistero del suo amore per gli animali, mi hanno fatto riflettere, per non dire che le ho trovate proprio disturbanti (ma è quel genere di "disturbo" da cui è bene non rifuggire).
Invece mi ha provocato un misto di irritazione e di senso di colpa questo meme pubblicato da @vegano_stammi_lontano.
Senso di colpa, sì... perché anche se io e il mio compagno non contribuiremo alla strage degli agnellini, per il secondo anno consecutivo faremo il pranzo di Pasquetta in casa cuocendo alla brace sull'apposita fornacella degli arrosticini ordinati online da una ditta abruzzese (ma la carne, rigorosamente di ovino adulto, proviene dalla Francia).
Nell'ultimo episodio del podcast DOI - Denominazione di Origine Inventata la direttrice di Gastronomika Anna Prandoni ha raccontato di aver assaggiato un hamburger di carne coltivata, ed ha riconosciuto che non aveva nulla da invidiare agli hamburger che si comprano al supermercato (mentre, ad esempio, quelli di chianina sono tutta un'altra cosa). Che dire, se un giorno venissero messi in commercio arrosticini di carne coltivata, io sarei ben felice di poterli consumare, anche se il sapore non fosse proprio identico a quello che sono abituata a conoscere...
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