Poche ore fa Manolo Trinci di GRAM-MODI ha pubblicato sul suo canale YouTube uno short video per chiarire il corretto utilizzo della locuzione congiuntiva "piuttosto che" in maniera senza dubbio meno orecchiabile, ma se non altro più concisa rispetto a quanto fatto da Lorenzo Baglioni un paio d'anni fa.
Colgo l'occasione per proporre un paio di link a tema: un estratto dal libro Grammatica per cani e porci di Massimo Birattari, che mi pregio di avere sul mio comodino, e il sito www.piuttostoche.com, dove troverai un form da compilare per inviare un bonario richiamo via mail a qualche conoscente che malauguratamente dovesse usare il "piuttosto che" disgiuntivo.
Comunque nella mia "bolla social", in particolare in questo gruppo Facebook, si respira un rassegnato pessimismo nei confronti dell'inesorabile dilagare di questa accezione distorta che, a differenza della stragrande maggioranza degli strafalcioni, stravolge proprio il senso del discorso. Oramai il "piuttosto che" viene usato quasi più spesso nel modo sbagliato, dal momento che coloro che saprebbero utilizzarlo correttamente non di rado preferiscono fare ricorso a perifrasi per non rischiare di essere fraintesi dagli altri... e alla lunga la lingua italiana non potrà che adeguarsi all'utilizzo prevalente. :-/
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