Vivo in Lombardia dal 2016, ma la residenza l'ho presa due anni dopo, quando le scorse elezioni regionali si erano già tenute, quindi domenica scorsa era la prima volta che votavo per il Pirellone. Che dire, la vittoria della destra-centro sia qua sia in Lazio con un margine perfino superiore alle mie già pessimistiche aspettative mi preoccupa alquanto. Riferisco il succo di un paio di discussioni alle quali ho partecipato su Facebook al riguardo.
Alla supposizione di un mio "facciamico" – «il popolo lombardo odia noi di sinistra» – ho replicato che a me sembra che i lombardi odino anche sé stessi, vogliano farsi del male, come dei novelli Tafazzi. Che altro dire della riconferma di Attilio Fontana dopo cinque anni di disastri e fallimenti, penso in particolare alla gestione della pandemia? Purtroppo la gente ha la memoria corta... E comunque ho aggiunto che in fondo anche la sinistra odia sé stessa: tra i miei contatti c'è gente sedicente di sinistra che o ha disertato le urne perché si rifiutava di votare una coalizione che include il M5S – questo contribuirebbe a spiegare l'astensionismo da record – oppure ha votato per Letizia Moratti (la Moratti!!!). A proposito, ascoltando il podcast Morning ho messo a fuoco un aspetto da non sottovalutare: in Lombardia il PD si è alleato con il M5S, storicamente debole da queste parti, lasciando che il Terzo Polo corresse da solo, mentre in Lazio al contrario i dem si sono accordati con Azione e Italia Viva mandando all'aria le precedenti alleanze con i pentastellati, i quali laggiù sono più forti. Ma putem ving la guerr?!, come si dice in Abruzzo.
A un mio compagno di liceo – il quale, essendo residente a Roma, era coinvolto anche lui in prima persona – ho riferito questo commento letto in giro: «mi meraviglio che vi meravigliate. È questo che voi non capite. Non si lamentano affatto, i lombardi. Quelli che li hanno votati sono felicissimi: l'evasione fiscale è consentita e incoraggiata, la distruzione del territorio è un hobby regionale di grande successo, la privatizzazione della sanità è quello che vogliono, gli anziani uccisi direttamente dall'assessorato nelle Rsa hanno liberato posti e adesso non sono più a carico delle famiglie, i capannoni e le strade non sono più minacciati dai potentissimi ambientalisti, i treni li prendono i poveracci. Il paese del Bengodi. Perché dovrebbero votare altri?». Un quadro fin troppo severo, forse. E infatti il mio amico ha osservato che la maggior parte dei lombardi non è né ricca né collusa. Alla mia obiezione «già... ma allora come si spiega?» ha replicato «disimpegno, stupidità, incomprensione, superficialità e, certo, anche interessi».
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