Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno, nonché quello in cui mi reco ormai abitualmente in un centro diagnostico per sottopormi a mammografia ed ecografia bilaterale della mammella. Anche se non è certo obbligatorio farlo ad ottobre, ho preso questa abitudine per essere certa di controllarmi con regolarità; comunque non ho usufruito della campagna Nastro Rosa – di cui si parla sul sito della Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro e su quello della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – ma sono andata di tasca mia, perché mi sono data una mossa troppo tardi e trovare posto sembrava un'impresa. Per fortuna è una spesa che posso permettermi... e che sembra anche meno onerosa, quando mi sento dire che è tutto a posto. :-)
Una volta, mentre discutevo di screening con la mia dottoressa, lei mi ha accennato che potevo aspettarmi di essere contattata prima o poi dalla Regione Lombardia per una visita senologica gratuita... ma sarà trascorso più di un anno, e ancora niente. In compenso la Regione Abruzzo mi ha scritto per ben due volte, all'inizio del 2020 e successivamente dopo il picco dell'emergenza sanitaria da COVID-19, per invitarmi ad aderire allo screening per la prevenzione del tumore del collo dell'utero. Ho "bucato" entrambi gli appuntamenti perché non solo non abito più a Pescara dal 2016, ma non ho neanche più la residenza lì dal 2018. Mah, bizzarrie della sanità decentralizzata...
P.S.: La spilletta in foto l'ho presa in farmacia a fronte di una modica offerta all'AIRC, che comunque sostengo già col mio cinque per mille, acquistando ogni anno l'azalea della ricerca, etc.
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