Oggi in un certo senso si conclude per me il secondo weekend nel giro di cinque giorni. Già, perché, passati sabato e domenica, sono andata al lavoro lunedì, mentre ieri e oggi sono rimasta a casa grazie alla provvidenziale combo Sant'Ambrogio-Immacolata Concezione. A questo punto potresti pensare che, dal momento che la mia azienda fa festa nel giorno del santo patrono di Milano, abbia sede nel capoluogo meneghino. E invece no: si trova in un comune della città metropolitana di Milano il cui patrono è Santa Maria Assunta, che in quanto tale si dovrebbe celebrare a Ferragosto. Ma noi ci allineiamo alla metropoli, fulcro della vita economica della (ex) provincia nonché della regione. Anche nel mio precedente impiego si faceva festa il 7 dicembre, sebbene il comune in cui si trovava l'azienda avesse come patrono san Desiderio di Langres, celebrato il 23 maggio. E a quanto pare funziona allo stesso modo un po' in tutto l'hinterland milanese.
Poiché non sono più praticante da anni, di certo non mi straccio le vesti sull'importanza del santo protettore per una comunità di persone... ciononostante questa prassi di adeguarsi alla grande città – presumibilmente per ragioni logistiche ed organizzative oltre che economiche, vabbè – accantonando le tradizioni locali mi lascia un tantino perplessa.
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