Alcuni aggiornamenti sull'andamento della campagna vaccinale in Lombardia, la regione in cui vivo, nonché quella più duramente colpita dalla pandemia. Chi si illudeva che sostituendo Giulio Gallera con Letizia Moratti le cose sarebbero migliorate – non certo io, sia ben chiaro – avrà di che rimanere amaramente deluso...
È di tre giorni fa la notizia che la Regione ha scelto Poste Italiane per le prenotazioni dei vaccini. Capita a fagiuolo il commento del comico Massimiliano Loizzi: «La Regione Lombardia sceglie Poste Italiane per velocizzare le prenotazioni dei vaccini che è un po' come affidare a Hitler il ministero delle pari opportunità. Prossimo step: consegna delle dosi con Trenord».
È in corso la vaccinazione del personale scolastico, considerata prioritaria per poter tenere aperte le scuole in sicurezza. A livello nazionale è stato vaccinato il 32% del totale degli insegnanti, personale ATA e presidi; in testa la Toscana con un lodevole 69%, mentre la Lombardia è quasi fanalino di coda con un misero 1%.
Infine, Radio Popolare ha scoperto che in alcuni casi persone che non ne avevano diritto sono state vaccinate nell'hub della Asst Santi Carlo e Paolo di Milano sfruttando una falla nel sistema di prenotazione.
Per quanto mi riguarda, il mio timore di far prima ad ammalarmi che ad essere vaccinata potrebbe essersi già concretizzato. Quando mi sono svegliata stamattina non mi sentivo bene e avevo una febbriciattola sospetta, allora ho sentito il mio medico che mi ha concesso un giorno di malattia in attesa di vedere come evolve il mio stato di salute e ha già fatto richiesta per un tampone rapido. Ovviamente sono abbastanza preoccupata... fingers crossed, please!
P.S.: Vivo in Lombardia, ma ho ancora l'Abruzzo nel cuore... ed è in dialetto abruzzese il titolo del post, che allude alla "guerra" contro il COVID; puoi ascoltarne la pronuncia corretta in questo breve video del cabarettista pescarese Marco Papa, noto per i ridoppiaggi comici di film famosi.
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