Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte e il fallimento del mandato esplorativo affidato al presidente della Camera Roberto Fico, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dato l'incarico di provare a formare un nuovo governo tecnico-istituzionale all'ex presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, il quale ha accettato con riserva. L'incognita a questo punto è la fiducia del Parlamento:
- se la otterrà, il governo da lui presieduto dovrà con ogni probabilità prendere provvedimenti impopolari, quelli di cui il Paese nel suo complesso ha bisogno ma che nessun governo politico oserebbe mai prendere per timore di perdere consensi;
- se non la otterrà, l'unica strada percorribile rimarrebbe quella delle elezioni anticipate. E, a prescindere dal fatto che quasi sicuramente vincerebbero le destre e questo non può piacermi, ieri sera Mattarella ha spiegato in maniera ineccepibile le ragioni per cui privare il Paese per mesi di un governo nel pieno delle sue funzioni sarebbe sconsiderato.
Se Matteo Renzi non avesse fatto cadere il governo Conte Bis, non staremmo a parlare di questo. Al riguardo ci sono opinioni contrastanti: secondo alcuni quello che è accaduto è stato il capolavoro politico del leader di Italia Viva, capace di essere determinante dall'"alto" del 2% di cui il suo partito è accreditato nei sondaggi; secondo altri Renzi si sarebbe politicamente "suicidato". Per quanto mi riguarda, spero nella seconda ipotesi: Renzi si è rivelato un politico nel senso peggiore del termine, infido e sleale nei confronti degli alleati, disposto ad anteporre le proprie ambizioni e interessi personali a quelli del Paese. Ma siccome non mi sembra affatto stupido, mi chiedo: non è che invece ha giocato al meglio le sue carte, e così ce lo ritroveremo ancora tra i piedi nei decenni a venire?
Concludo con un paio di memi di autori diversi accomunati dallo stesso spunto: quello di vedere Renzi come un ragazzino.
(via Video Fake TV)
(via TrendFace)
Comunque ho un debole per Shock, bæcouss, la hit di Roberto Angelini presentata a Propaganda Live per ironizzare sull'inglisc a dir poco approssimativo sfoggiato dal senatore toscano.
Almeno – ma non solo – sotto questo aspetto, Draghi batte Renzi di diverse lunghezze...
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