Quest'oggi parliamo di vita notturna. Se dipendesse da me le discoteche sarebbero state le ultime attività a riaprire dopo il lockdown, perché in un contesto del genere evitare gli assembramenti e rispettare le norme anti-COVID è praticamente impossibile: inutile che poi stiamo a farci tante seghe mentali sul distanziamento tra gli alunni nelle scuole quando riapriranno – speriamo, a questo punto – a settembre. (Ad essere sincera, se fosse dipeso da me le discoteche avrebbero potuto evitare di riaprirle del tutto: non ci andavo volentieri neanche quando avevo l'età "giusta" per farlo, figuriamoci. Ma di certo non ho la pretesa che il mondo si adatti ai miei gusti: so bene che milioni di giovani adorano divertirsi andando a ballare – e a sballarsi, ahimè – e mi rendo pure conto che bloccare quel settore economico significherebbe condannare alla fame quelli che ci lavorano e le loro famiglie).
Ciò premesso, vorrei mettere a confronto quanto dichiarato dal celebre dj francese Bob Sinclar in un'intervista a Repubblica...
Il distanziamento sociale è l’opposto di quello che significa stare insieme. La regola è “goditi l’attimo”. Non ho un consiglio migliore. [...] Il nostro umore è al minimo, non è il momento giusto per togliere alla gente la libertà di ballare.... con un post del suo collega italiano Gigi D'Agostino.
(Ecco qui le cose che aveva scritto a marzo)
Che dire, chapeau a Gigi Dag... del quale peraltro, anche se la musica dance non è assolutamente il mio genere, adoro da tempi non sospetti la stupenda L'Amour Toujours.
Faccio pubbica confessione: pur essendo nato a Romini, in discoteca sono andato solo una volta in tutta la mia vita, e mi sono pure annoiato. Detto questo, pure io sarei stato favorevole a che le discoteche non avessero riaperto per niente. Speriamo di non dover pagare questa follia con un altro lockdown in ottobre, non ce la farei.
RispondiEliminaRimini*, ovviamente :-)
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