Anche se il calcio ormai lo seguo sempre meno, la società calcistica della città dove ho abitato per quarant'anni ha sempre un posto nel mio cuore: un pochino più piccolo di quello riservato alla squadra che mio nonno amava tanto, la Juventus, ma ce l'ha senza dubbio. E oggi sono particolarmente orgogliosa della mia "fede" biancazzurra: infatti il gestore del profilo Twitter @PescaraCalcio ha replicato alla "terribile minaccia" di un imbecille (che sarà contento di aver avuto il suo quarto d'ora di celebrità in negativo), «basta con questa storia del razzismo vi ho sempre sostenuto ma direi che è ora di finirla voi e quei comunisti del caxxo, state per perdere un tifoso fate voi», con un lapidario: «Facciamo noi? Bene, signore e signori #Andrea non è più un nostro tifoso». Seguono emoticon che esprimono chiaramente il rammarico di dover dire addio a un supporter così degno ;-) e infine gli hashtag #NoAlRazzismo #NoToRacism.
Limitandosi al solo socialino cinguettante, questa non è la prima volta che il Pescara Calcio prende una posizione chiara e netta contro il razzismo: puoi vedere alcuni esempi qui, qui e qui.
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