giovedì 18 aprile 2019
Donne e uomini, sono poi così diversi?
Uno dei filoni più inesauribili dei memi in circolazione online sono le differenze tra donne e uomini nelle situazioni più disparate della vita quotidiana. Se mi baso sulla gente che vedo in giro, devo ammettere che nella loro leggerezza quelle immagini riflettono abbastanza la realtà... ma per quanto mi riguarda sono convinta di rappresentare un'eccezione: sono sempre stata un "maschiaccio", fin da piccola.
[Questo non vuol dire che io sia attratta dalle femmine né che mi sia mai sentita maschio, proprio no; anzi non approvo che taluni personaggi alimentino certi stereotipi rilasciando dichiarazioni del tipo «Ero consapevole fin dall'infanzia di essere gay/di sentirmi femmina, perché giocavo con le Barbie rifiutando le macchinine». Anche se non ho assolutamente nulla né contro gli omosessuali né contro i transgender – se qualcuno dovesse sospettarlo, vorrebbe dire che non mi conosce affatto – ritengo che la natura umana sia troppo complessa per incasellarla in schematismi così elementari. Ebbene sì, pure io preferivo di gran lunga i giochi "da maschio" alle bambole, che mi annoiavano da morire! ;-)]
Vabbè, concludo con una piccola galleria di immagini che illustrano questo presunto dualismo.
P.S.: Colgo l'occasione per linkare un articolo di Repubblica.it che riporta l'opinione del pedagogista Daniele Novara, il quale si dice contrario all'utilizzo del cellulare da parte dei giovanissimi; secondo lui deve essere il padre ad imporre delle regole, perché «un adolescente è in grado di aggirare gli sbarramenti materni. Ha bisogno invece di una regolazione paterna. [...] La madre tende ad essere affettiva ed emotiva. Normalmente il padre ha una capacità maggiore di negoziazione». Non appena l'ho letto, ti giuro, mi sono cadute le braccia. Subito dopo mi sono chiesta «chi sono io per mettere in discussione il parere di un esperto?», e ho voluto discuterne con i miei "facciamici"... i quali non saranno specializzati in scienze dell'educazione, ma essendo genitori oppure insegnanti un po' di voce in capitolo ce l'hanno, e si sono sbizzarriti a demolire quelle assurde posizioni.
Anche io, da bambino, ho fatto spesso giochi femminili. Ricordo ad esempio che con una amica, mia vicina di casa, preparavamo per giochi dolci e torte utilizzando pentole e tegami giocattolo. Ma potrei citarne anche altri. Oggi, sia la psicologia che la biologia ci dicono che nessun essere è per natura regolato in un sesso. In pratica, non siamo maschi e femmine perché abbiamo un pene o una vagina, ma gli orientamenti sessuali sono inscritti come differenze nel corpo di ognuno. Purtroppo, tutto il lavoro ideologico della società odierna disperde questa realtà irriducibile e la risolve nella grande distinzione del maschile e del femminile intesi come due sessi pieni, assolutamente distinti e opposti l'uno all'altro.
RispondiEliminaPurtroppo, questi argomenti, affascinanti quanto complessi, sono trattati oggi dalla politica e non solo con slogan, battute, semplificazioni stupide. Ma, d'altra parte, non è che si possa pretendere chissaché, specie se si guarda il livello culturale della classe dirigente e la platea a cui si rivolge.