Domani si terrà a Milano, dalle 14 alle 18 a partire da Via Palestro angolo Corso Venezia, la manifestazione nazionale People - Prima le persone, organizzata da Insieme senza Muri, Amnesty International - Italia, Amref Health Africa - Italia, ActionAid Italia, EMERGENCY, Arci nazionale e altri ancora. Purtroppo non potrò partecipare... ma col cuore ci sarò senz'altro, e il mio piccolissimo insignificante contributo lo do pubblicando questo post.
Ecco le relative informazioni.
Il nostro è un appello a tutte e a tutti: diamo vita a una grande iniziativa pubblica per dire che vogliamo un mondo che metta al centro le persone.
La politica della paura e la cultura della discriminazione vengono sistematicamente perseguite per alimentare l'odio e per creare cittadini e cittadine di serie A e di serie B.
Per noi, invece, il nemico è la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà.
Inclusione, pari opportunità e una democrazia reale per un Paese senza discriminazioni, senza muri, senza barriere: per questi valori promuoviamo a Milano il prossimo 2 marzo una mobilitazione nazionale.
Perché crediamo che la buona politica debba essere fondata sull'affermazione dei diritti umani, sociali e civili.
Perché pensiamo che le differenze – legate al genere, all'etnia, alla condizione sociale, alla religione, all'orientamento sessuale, alla nazione di provenienza e persino alla salute – non debbano mai diventare un'occasione per creare nuove persone da segregare, nemici da perseguire e ghettizzare o individui da emarginare.
Noi siamo per i diritti e per l’inclusione.
Noi siamo antirazzisti, antifascisti e convinti che la diversità sia un valore e una ricchezza culturale.
E nel ribadire Prima le Persone diciamo che servono, in Italia e in Europa, politiche sociali nuove ed efficaci, per il lavoro, per la casa, per i diritti delle donne, per la scuola e a tutela delle persone con disabilità.
Noi ci battiamo per il riscatto dei più deboli e per scelte radicalmente diverse da quelle compiute sino a oggi in materia di immigrazione, politiche di inclusione, lotta alle diseguaglianze e alla povertà.
Noi vogliamo mobilitarci insieme per un’Italia e un'Europa più giuste e aperte.
Un'Europa nella quale venga sconfitta la spinta del neonazionalismo che porta nuove barriere, che fomenta la violenza, che fa del migrante un capro espiatorio.
Noi siamo per un’Europa che voglia scommettere con convinzione su una rivoluzione delle politiche economiche, sociali e del lavoro a tutela di tutte le persone.
Perché ciascuno di noi è prima di tutto persona.
Noi vogliamo un Paese del quale tornare a essere orgogliosi, senza dimenticare mai le grandi sfide di chi l’aveva immaginato diverso da come è oggi.
Per sottoscrivere l'appello e aderire people2march.orgEd ecco il post di Paolo Petracca.
POST LUNGO MA NECESSARIO
Abbiamo deciso di organizzare "People - Prima le persone" perchè sentivamo che bisognava creare uno spazio ed un momento in cui concentrare le energie positive di Milano e del Paese per scrollarci di dosso la paura e il rancore che sempre più sentiamo pervadere l'aria in Italia ed in Europa. E perchè vogliamo ribellarci alla (innanzitutto nostra) indifferenza verso le ferite sulla pelle e nel cuore di chi è discriminato.
Abbiamo deciso di allestire un luogo ed un tempo dove ricominciare insieme a testimoniare, ognuno a suo modo, che camminare uniti, riconoscendo la bellezza delle diversità, è il modo migliore di vivere e di convivere, che desiderare un mondo più giusto, capace di combattere ogni giorno le diseguaglianze, è la strada per promuovere la dignità di ogni persona e per prenderci cura del pianeta che abbiamo ereditato.
Certo non siamo ingenui, sappiamo che il cambiamento che vogliamo si costruisce quotidianamente con l'impegno intelligente, appassionato e competente di ciascuno e con quello corale di tutti; che ci sono avversari da sconfiggere e leggi ingiuste da cambiare, comportamenti da mutare e relazioni buone da costruire. Sappiamo tuttavia che i momenti simbolici sono importanti, sono soste di consapevolezza e di rigenerazione nel cammino. Per questo abbiamo deciso di realizzare questa "mini marcia urbana", per questo ci siamo assunti la responsabilità di offrire e di offrici questa opportunità.
Abbiamo iniziato in nove in via della Signora alla fine di ottobre del 2018 ed oggi alla vigilia dell'evento (che speriamo si riveli un pezzo significativo di un avvenimento) abbiamo coinvolto oltre mille organizzazioni e (almeno nelle intenzioni dichiarate) diverse decine di migliaia di persone. A pensarci così dovrebbe venire un senso di vertigine. Da credente, però, sento altro... e affiora il verso del grande e tonante Turoldo... "lo Spirito è il vento che non lascia dormire la polvere".
Abbiamo scommesso molto ambrosianamente sul dialogo e sulla pragmaticità innanzitutto tra noi: animatori del movimento per la pace, custodi attivi della memoria resistenziale, instancabili difensori dei diritti civili, protagonisti della società multietnica, costruttori di welfare, educatori e formatori, studenti, rappresentanti dei lavoratori, ong, amministratori pubblici, cittadine e cittadini fieri di essere parte di una società civile. Abbiamo attivato per come potevamo le nostre reti ed eccoci qua.
Ci aspetta una giornata di sole. Facciamone tesoro e cerchiamo di illuminare insieme la strada del nostro Paese e del nostro continente, semplicemente, mettendo davanti i bambini e misurando il passo a partire da quello dei più fragili.
A domani, dunque, col sorriso e la gioia e con tutta la nostra deterninazione.
P.S.: una piccola emozione personale... la più giovane delle mie figlie ha deciso di fare strada con noi... il futuro non è scritto per fortuna... dobbiamo fare tutto il possibile perchè sia migliore!P.S.: In questo discorso cadono a fagiuolo le parole pronunciate da Michela Marzano due settimane fa a Piazzapulita.
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