Il personaggio più discusso del giorno sui social è stato Nadia Toffa. Sì, proprio la conduttrice de Le Iene che nel febbraio scorso aveva rivelato di essere reduce da due mesi di cure per un tumore. Alcuni miei contatti l'hanno criticata con una durezza che non rivolgono neppure a soggetti come Matteo Salvini... e beh, nella mia bolla non è che il leader leghista sia proprio amatissimo, ecco!
Ma cos'avrà mai combinato la conduttrice bresciana? Ebbene, ha scritto un libro di prossima uscita edito da Mondadori e intitolato Fiorire d'inverno per spiegarci, parole sue, «come sono riuscita a trasformare quello che tutti considerano una sfiga [il termine "sfiga" io lo riserverei a inconvenienti tutto sommato di poco conto come una gomma a terra, ma vabbè, NdC], il #cancro, in un dono, un’occasione, una opportunità». Il concetto di cancro come "dono" giustamente non è andato giù a tanti, me compresa, che a causa di questo "dono" ho dovuto dire addio a mio padre... ma come se non bastasse la Toffa rincara la dose aggiungendo «E se ci sono riuscita IO......CI può riuscire chiunque». Uno slogan che ricorda lo zaloniano «Se ce l'ho fatta io ce la puoi farcela anche tu», solo che in questo caso non c'è proprio niente da ridere, anzi.
Come se guarire dal cancro fosse solo questione di forza di volontà e atteggiamento positivo. È proprio di ieri la notizia della morte di Simone Dispensa, il ragazzo immunodepresso e malato di tumore per proteggere il quale dal rischio di infezioni i suoi compagni di classe avevano voluto vaccinarsi in massa; a detta di chi lo conosceva, nessuno amava la vita quanto lui.
Ma c'è dell'altro... In una discussione su Twitter la Toffa ha osato sentenziare che «Ogni tumore è uguale. Stesse difficoltà».
Stesse difficoltà per tutti, certo, come no. Non esistono forme tumorali più aggressive di altre, e tutti i malati hanno la possibilità – nonché i mezzi economici – di accedere alle cure migliori. (Si è colta l'amarissima ironia?)
Come se non bastasse, la Toffa replica stizzita pure a obiezioni giuste e sacrosante, trattando da idiota chi "osa" avanzargliele. Levàteje Twitter!
Chi l'avrebbe mai detto che un giorno mi sarei trovata d'accordo al cento per cento con Filippo Facci? Ecco qua, alla Toffa è riuscito l'impensabile!
Comunque, a differenza di certa gente che sta augurando alla Toffa una morte lenta e dolorosa, io le auguro una completa guarigione (perché non può considerarsi ancora fuori pericolo, affatto). Ma ammetto che non mi dispiacerebbe se le vendite del suo libro andassero malissimo. Anche se ci spero poco, vista la notorietà del personaggio e il gran parlare che se ne sta facendo (che non a tutti farà lo stesso effetto di repulsione che fa a me, anzi).
Per finire, qualcuno dia una medaglia al social media manager di Taffo Funeral Services!
al di là di quello che ha scritto nel libro e che sostiene questa donna rispetto alla sua esperienza personale, che tanti possono non condividere, trovo che il suo modo di risppondere sia come minimo arrogante ed offensivo. non dimentichiamo che lei ha sollevato dei dubbi (senza nessun fondamento scientifico) sul "pericolosissimo" esperimento del Gran Sasso, e che lavora in un programma televisivo che ha contribuito a rendere famose le più grandi teorie pseudoscientifiche per non dire truffe in ambito medico e dare visibilità ai più grandi ciarlatani. ora, ci dispiace molto umanamente per la sua "sfiga" e le auguriamo di aver davvero sconfitto il cancro (io sapevo che in genere si rimane sotto controllo per anni, prima di poter dire che le terapie abbiano avuto effetto...) ma professionalmente parlando una cialtrona è e una cialtrona rimane, e il messaggiod i questo libro è coerente con il suo curriculum.
RispondiEliminaSottoscrivo ogni parola. Avevo evitato di fare riferimento ai servizi delle Iene anche perché, dal momento che non seguo il programma, non ero sicura che avesse firmato in prima persona alcuni di quelli più controversi.
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