A fine aprile è diventato virale il video con la risposta di un concorrente de L'Eredità al conduttore Carlo Conti, il quale gli aveva chiesto «Cosa fai di bello nella vita?»: schifo, è proprio così che ha affermato, sia pur sorridendo, Tommaso Accinelli Fasoli. Subito dopo il giovanotto ha spiegato la scelta di un termine così lapidario: pur avendo una laurea in Ingegneria, titolo di studio generalmente considerato garanzia di un impiego pressoché immediato e ben retribuito, risulta disoccupato da diverso tempo.
Anche se io davanti alle telecamere non avrei mai risposto nello stesso modo nemmeno per scherzo, fino a pochissimo tempo fa la mia situazione lavorativa era simile alla sua. Infatti pure io mi sono laureata in Ingegneria (per la precisione, elettronica) anni fa, e non esito a specificare "brillantemente", ma i numerosi colloqui che ho sostenuto nel mio ambito di interesse sono sempre andati male per una serie di ragioni, non ultima (suppongo) la mia spiccata incapacità di "vendermi" come si deve. Per una serie di circostanze mi sono adattata a fare l'impiegata amministrativa, ruolo che ho svolto al meglio delle mie possibilità per ben nove anni, finché l'ammore non mi ha convinta a dare le dimissioni e trasferirmi al Nord. A quel punto ho ripreso a cercare lavoro: le prospettive sono apparse fin da subito più rosee di quelle che avevo quando ero neolaureata e abitavo al Centro-Sud, ma soltanto di recente sono riuscita a "quagliare". La mia nuova carriera ha avuto inizio due settimane fa, e mi sento ancora parecchio scombussolata e quasi incredula, ma al contempo felicissima: sono stata assunta dalla filiale italiana di un'importante multinazionale del settore elettronico, che avevo imparato a conoscere negli ultimi anni di università. È più o meno come se un ingegnere meccanico andasse a lavorare alla Ferrari, per intenderci! ;-) Finora per scaramanzia ho evitato di parlarne, dal momento che sono alle prese con un'impegnativa fase iniziale di training e soltanto in seguito si comincerà a fare sul serio, ma non riesco più a trattenermi. Insomma, se d'ora in poi i miei post diventeranno via via meno frequenti e più brevi – meno accurati spero di no, nei limiti del possibile – sappi che ho delle ottime ragioni... :-)
[L'immagine che apre il post l'ho trovata su Facebook, e mi è sembrata perfetta]
Qualche tempo fa, una mattina in cui non avevo altri impegni, assistette a una lezione universitaria di mia figlia più grande - le lezioni del suo corso di laurea, educatore sociale, sono pubbliche. Poco distante da me vidi un signore tra i quaranta e i cinquanta intento a seguire la lezione e chiesi a mia figlia se anche lui fosse il padre di qualche studente. Mia figlia mi rispose che no, non lo era, era un ingegnere (non ricordo l'indirizzo, credo meccanico) che non riusciva in nessun modo a trovare lavoro e che aveva deciso di iscriversi a un altro corso universitario sperando in una maggiore fortuna.
RispondiEliminaTutto questo per dirti come è difficile, oggi, trovare lavoro pur avendo una abilitazione universitaria di tutto rispetto.
Congratulazioni e in bocca al lupo per il tuo nuovo lavoro ;)