Di Oscar Wilde quasi tutti conoscono i celebri aforismi, tra i più citati non di rado a sproposito... ma probabilmente non è cosa altrettanto nota il fatto che lo scrittore irlandese abbia pubblicato anche delle fiabe, nientemeno. Io lo so fin da ragazzina, quando ricevetti in regalo – se ben ricordo da parte della buonanima di una zia piuttosto arcigna, in occasione della mia prima comunione – un libro dal titolo Favole eterne. Quelle dedicate da Wilde ai suoi due figli Cyril e Vyvyan erano storie con una morale di tutto rispetto, ma rammento ancora fin troppo bene la sensazione di inquietudine che mi trasmisero. Credo che i bambini delle elementari non dovrebbero essere lasciati soli al cospetto di temi tendenzialmente così "adulti", ma dovrebbero essere supportati dai grandi, ecco.
Su una di queste fiabe, Il principe felice, si è basato tempo fa il regista di origine abruzzese Maximo De Marco per realizzare uno spot per la campagna mondiale sulla donazione degli organi promossa dall'Istituto Ospedaliero San Camillo Forlanini di Roma. Nel video – che puoi trovare qui, ma sappi che si interrompe sul più bello e l'audio lascia alquanto a desiderare – l'attrice Claudia Koll e il compianto conduttore televisivo Fabrizio Frizzi, il quale era sempre disponibile ad impegnarsi in iniziative di notevole valore sociale, si alternavano nella lettura del testo della fiaba, in una versione ridotta rispetto a quella integrale (mi pare che nel libro che ho ricevuto in dono, e che langue ormai da anni nella soffitta di casa a Pescara, fosse inclusa una sintesi analoga). Chiunque conosca la storia della statua riccamente decorata del principe un tempo felice che si strugge osservando le miserie e le brutture della sua città – se invece la ignori, ti invito senz'altro a colmare questa lacuna – avrà chiaro il suo nesso con un tema importante come quello della donazione degli organi.
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