... alla chiesa di Santa Maria della Pietà vista da una delle "finestre" del castello di Rocca Calascio.
Va bene, lo ammetto: è vero che sono stata a Pescara, comunque non le ho scattate io queste foto – magari ne fossi capace... e poi svegliarmi prima dell'alba ad aprile (dolce dormire) è fuori discussione! – bensì i miei "facciamici" Massimiliano e Anna, rispettivamente, conosciuti in due momenti diversi della mia "carriera" di fotografa parecchio dilettante.
Visto che si parla dell'Abruzzo, la colonna sonora ideale per questo post è La ballata di Maja, il nuovo singolo della cantautrice abruzzese Daniela Del Ponte, il cui video può contare ancora una volta sulle eccellenti riprese di Icaro Droni. Si tratta di un inno alla Majella, il secondo massiccio montuoso più alto degli Appennini continentali dopo il Gran Sasso, che rievoca un'antica e suggestiva leggenda.
"Madre" é l'appellativo con cui gli abruzzesi chiamano la Majella.
"Madre" perché ad essa tutti gli abruzzesi sentono un pò di appartenere potervi trovare conforto e serenità, e ancora "madre" in quanto una leggenda narra di come la ninfa Maja si rifugiò tra i suoi boschi dalla Frigia con il figlio, il gigante Ermes, gravemente ferito in battaglia.
Purtroppo Ermes morì e la madre adagiò il corpo del figlio sul Gran Sasso che divenne così, per gli abruzzesi, "il gigante che dorme".
Maja sconvolta, si lasciò a sua volta morire di dolore e diventò parte di quella montagna che li aveva amorevolmente accolti, prendendo da lei il nome.
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