domenica 23 luglio 2017

Il bisogno di sangue non va mai in vacanza!

Su questo blog mi sono occupata più volte - la prima (se non sbaglio) nel 2010, l'ultima in ordine di tempo il mese scorso - dell'importanza di donare il sangue: un dono al quale io per prima devo la vita, e che purtroppo non sono in condizione di ripagare con la stessa moneta, per così dire. Ma posso, anzi devo, dare risalto alla dichiarazione di Francesco Rocca, Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, linkata in un post pubblicato nella pagina Facebook della CRI.
“L’estate sentiamo spesso parlare di “emergenza sangue”. Un problema concreto, visto che la partenza per le vacanze contribuisce a interrompere i consueti flussi di raccolta, un periodo nel quale anche le Regioni più virtuose riscontrano delle difficoltà. Ma questo deve portare l’attenzione sul fatto che la soluzione non è solo quella di correre ai ripari con straordinarie campagne di comunicazione e appelli, comunque importanti, ma riuscire a diffondere una cultura della donazione del sangue e del plasma che deve essere sostenibile e continua nel tempo. È il punto di vista che deve cambiare. In ogni emergenza nazionale, i terremoti per esempio, o durante i periodi estivi in cui gli appelli sui media aumentano esponenzialmente, sono tante le persone pronte ad andare a donare il sangue: quello che dobbiamo far capire a tutti è che non dovremmo trovarci mai in una situazione di necessità, di carenza. Questo può avvenire soltanto attraverso un’attenta e rigorosa programmazione delle donazioni. Perché se di emergenza dobbiamo parlare si deve ricordare che la stessa è costante: basti pensare che per la terapia di un paziente leucemico servono otto donatori a settimana, per un trapianto cuore-polmoni possono essere usate fino a 30-40 sacche di sangue, o che i pazienti talassemici ‘assorbono’ circa il 10% di tutto il sangue donato.
La Croce Rossa Italiana ha una lunga storia di promozione della donazione del sangue e di educazione alla salute. Si tratta di un momento fondamentale per salvare vite e attivarsi in prima persona per la propria comunità e per chi ha bisogno. E' necessario quindi disporre di un adeguato numero di donatori periodici, coscienti del valore del loro gesto, sui quali poter contare tutto l'anno, festività e vacanze comprese”.
Donare il sangue è un gesto splendido e del tutto disinteressato la cui unica ma inestimabile ricompensa è la consapevolezza di aver aiutato una persona a sopravvivere o almeno a star meglio: invidio benevolmente chi ha la fortuna di poterlo fare – e d'altra parte mi fa una rabbia che non ti dico chi pur avendone la possibilità non se ne preoccupa – perché deve dare una carica incredibile. È quanto suggerisce la campagna dell'Associazione Ellenica dei Donatori di Sangue, che strizza l'occhio ai fan del supereroe Marvel Spider-Man aka l'Uomo Ragno.


«Tu puoi essere il supereroe di qualcuno!», e scusa se è poco! :-D

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