Dopo anni di duro lavoro al servizio della sua azienda, Rahul era stato nominato nuovo direttore. Alla nomina erano presenti anche sua moglie Anita e alcune delle mogli degli altri soggetti di vertice. In una stanza adiacente, Ann, la moglie dell'amministratore delegato dell'azienda, fece alla moglie di Rahul una domanda:Negli ultimi tempi ho la sensazione che mi vadano quasi tutte storte, e spesso mi convinco che "sarei in guai seri" se non potessi contare sul supporto di un uomo fantastico. Ma questo brano l'ho trovato di grande ispirazione, perché suggerisce chiaramente che per essere felici non è necessario aggrapparsi all'amore di qualcuno, né stare in perfetta salute, oppure essere apprezzati da tutti, o magari vincere al Superenalotto... No, la felicità va cercata prima di tutto dentro di sé; se poi arriva anche il resto, tanto meglio. :-) E avere un atteggiamento positivo nei confronti della vita è una premessa fondamentale per vedersi venire incontro tante cose belle.
«Tuo marito ti rende felice?».
Il marito Rahul, che in quel momento non era accanto a lei, ma era sufficientemente vicino da udire la domanda, prestò attenzione alla conversazione, sentendosi sicuro, con il petto pieno di orgoglio e speranza, che Anita non avrebbe mai denigrato pubblicamente suo marito, ma avrebbe risposto di sì, dal momento che era sempre stata al suo fianco durante il loro matrimonio e attraverso gli alti e bassi della sua vita.
Tuttavia, con grande sorpresa sua e degli altri, lei rispose semplicemente:
«No, lui non mi rende felice...».
La stanza divenne sgradevolmente silenziosa, come se tutti stessero ascoltando la risposta della moglie. Ci fu un improvviso gelo nell'aria. Il marito era pietrificato. Sul suo volto apparve un'espressione accigliata. Non riusciva a credere a quello che sua moglie stava dicendo, soprattutto in un'occasione così importante per lui. Con grande stupore di suo marito e di tutti, Anita si mise a sedere risolutamente e spiegò con tono modesto ma austero alle altre mogli che erano presenti:
«No, lui non mi rende felice... ma... IO SONO FELICE. Il fatto che io sia felice o meno non dipende da lui, ma da me. Dio ha concesso a ciascuno di noi l'intelletto e il discernimento per ragionare, interpretare e decidere. Dio mi ha reso la persona da cui dipende la mia felicità. Faccio la scelta di essere felice in ogni situazione e in ogni momento della mia vita. Se la mia felicità dovesse dipendere da altre persone, da altre cose o circostanze sulla faccia di questa terra, io sarei in guai seri. Nel corso della mia vita ho imparato un paio di cose: io decido di essere felice e il resto è una questione di "esperienze o circostanze" come aiutare, comprendere, accettare, ascoltare, consolare, e con mio marito ho vissuto e praticato questo molte volte. Onestamente la vera felicità sta nell'essere appagati».
Si notò chiaramente un sorriso sul volto di Rahul sollevato e rassicurato.
La felicità si troverà sempre nell'appagamento, nel perdono e nell'amare sé stessi e gli altri.
Ci sono quelli che dicono di non poter essere felici:
Ma quello che non sanno è che possono essere felici anche se malati, se fa troppo caldo, che abbiano soldi o meno, se qualcuno li ha insultati, o qualcuno non li ha amati o non li ha apprezzati...
- perché sono malati;
- perché non hanno soldi;
- perché fa troppo freddo;
- perché sono stati insultati;
- perché qualcuno ha smesso di amarli;
- perché qualcuno non li ha apprezzati;
- perché il partner non era interessato a loro;
- perché... perché... perché... un'infinità di perché!
Essere felici è un atteggiamento nei confronti della vita, e ognuno di noi deve decidere.
Essere felici dipende tutto da noi.
[Ahimè no, non c'è atteggiamento positivo che possa propiziare una vincita al Superenalotto, una volta che hai giocato la schedina... ;-)]
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