Immaginate di essere imprigionati, in attesa di essere impiccati.Oggi, Venerdì santo, i cristiani commemorano quella che non mi sembra esagerato definire la sentenza capitale di maggior impatto nella storia dell'umanità: la passione e morte in croce di Gesù Cristo. [Detto per inciso, il Crocifisso è uno dei soggetti più ricorrenti nelle arti figurative, come ricordato in un video de L'Arte spiegata ai Truzzi] Mi è venuto naturale associare l'odierna ricorrenza al rapporto sulla pena di morte nel mondo nel 2014 realizzato da Amnesty International, e scaricabile da qui in formato PDF. Fa parte del rapporto in questione pure l'infografica che apre questo post. Fatti e cifre relativi allo scorso anno sono riepilogati nel video qua sotto...
Di sentire continuamente il rumore del ferro battuto dagli operai
che preparano il patibolo destinato a voi.
Selwyn Strachan, un ex prigioniero del braccio della morte di Grenada
... e se ne deduce che la tendenza rispetto al passato è tutto sommato positiva, ma siamo ancora lontani dall'ideale di un mondo in cui l'abolizione di fatto di una pena tanto estrema, crudele, disumana e degradante sia una realtà ovunque.
Amnesty International si oppone alla pena di morte in ogni circostanza senza eccezioni: «senza se e senza ma», come scrissi io a suo tempo. Un motivo in più per sentirsi motivati a sostenere, ciascuno secondo le proprie possibilità, quest'organizzazione e le sue lodevoli campagne in difesa dei diritti umani.
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