Ieri è stato il gran giorno dell'uscita del primo thriller di Massimo Polidoro, Il passato è una bestia feroce, della cui squadra di lancio ho il piacere di far parte. E ieri sera, pur essendo già un pochino in ritardo per il film che avevo deciso di andare a vedere presso il Multiplex Arca di Spoltore, prima di entrare in sala non ho rinunciato a passare dalla libreria Giunti al Punto del Centro Commerciale L'Arca per appropriarmi di una copia cartacea del romanzo. Forse vorrai obiettare: c'era proprio bisogno di acquistare un libro che ho già letto e che conservo in formato digitale? Beh sì, per almeno un paio di ragioni. La prima è che ho preso abbastanza sul serio il mio ruolo di componente della squadra di lancio, e comprare il libro è stato un modo per contribuire nel mio piccolo al suo auspicabile exploit nella classifica delle vendite. La seconda – che vale almeno per dieci ;-) – è spiegata dettagliatamente dallo stesso Massimo Polidoro in un video e in un post ai quali ti invito a fare riferimento per le necessarie delucidazioni, anche se la sottoscritta proverà a farti un riassuntino qui di seguito.
Chiunque invierà una sua foto assieme al libro regolarmente acquistato – scattarsela dentro la libreria non vale, insomma ;-) – riceverà cinque regali esclusivi: l'ebook Una guida per curiosi, ovvero 10 cose che avreste sempre voluto sapere ma nessuno vi ha mai detto prima [inutile dire che mi esalta fin dal titolo... ;-)], un video di contenuti speciali sul libro, alcune scene tagliate, l'ebook Vuoi scrivere un libro? 10 cose che devi sapere prima di cominciare [sento già che mi sarà molto utile, non appena in testa mi balenerà uno straccio di idea su una storia da raccontare... :-)] e la puntata pilota di una serie televisiva, finora rimasta inedita, dove Polidoro si trova ad indagare su alcuni avvistamenti di vampiri a Firenze. Inoltre c'è in palio un premio ancora più speciale: una scatola di latta vintage di biscotti Plasmon – quando leggerai il romanzo comprenderai il senso di questa scelta – contenente una selezione di cimeli più unici che rari. Ad aggiudicarsela sarà l'autore della fotografia che risulterà la più simpatica, originale e insolita... e per questo sono sicura al 100% di non avere la benché minima chance, anche se il selfie in questione devo ancora scattarmelo. Tu sappi comunque che c'è tempo fino alla mezzanotte di domenica 8 marzo! :-)
Sì, lo so che il libro dovrei pure recensirlo a dovere, ma per il momento sono ancora in alto mare. Per quest'oggi userò come scusa una frase di Gustave Flaubert menzionata nel film che ho visto ieri sera, il premio Oscar Birdman: «Si fa della critica quando non si può fare dell'arte, nello stesso modo che si diventa spia quando non si può fare il soldato»... insomma, non credo di essere all'altezza, ecco! :-) Comunque mi sento di ribadire quanto ho già scritto otto giorni fa: «Il passato è una bestia feroce ha scatenato in me una formidabile ridda di emozioni, dalla paura alla commozione, dall'ansia al dolore – qualcosa che nessun altro libro mi aveva mai suscitato con tanta intensità, semmai giusto qualche film – tali per cui mi permetto di consigliarne la lettura a chiunque». E aggiungo che ho apprezzato parecchio l'autenticità dello stile narrativo, tale da favorire l'immedesimazione e il coinvolgimento del lettore e da far passare in secondo piano alcuni piccoli dettagli che mi sono sembrati non troppo verosimili. Il protagonista Bruno Jordan è davvero un tipo interessante, ben delineato coi suoi pregi e i suoi difetti così umani, e il suo carattere presenta un tratto particolarmente marcato... ma lascio che sia Bruno stesso a parlarne: «Era vero, per me l'ironia era una dichiarazione di dignità. L'affermazione della superiorità dell'essere umano su quanto gli capita». Ma è notevole pure il personaggio di Costanza Piras, il maresciallo dei carabinieri che aiuta Bruno nelle indagini. A proposito, se dal libro dovesse mai esser tratto un film – a me pare che le carte in regola ci siano tutte – vorrei candidarmi per il ruolo di Costanza... a condizione che per interpretare Bruno venga scritturato il mio attore preferito, che oltretutto sarebbe perfetto per la parte: «Una mia ex diceva che le ricordavo George Clooney», parola dello stesso protagonista. ;-)
Se non ti ho ancora ingolosito abbastanza da convincerti ad acquistare Il passato è una bestia feroce, magari ci riuscirà la lettura della frase conclusiva della misteriosa e tesissima introduzione, inclusa nell'ebook che contiene le prime pagine del thriller e che è scaricabile gratuitamente da qui: «Fu quella consapevolezza che mi riportò alla mente tutto l'orrore della situazione in cui mi ero andato a cacciare. Un orrore e una verità lontani mille chilometri da qualunque cosa avessi potuto immaginare solo tre giorni prima, quando ricevetti la lettera». Stiamo parlando di una lettera risalente a più di trent'anni fa, datata 11 luglio 1982, il giorno in cui l'Italia vinse i Mondiali di calcio in Spagna, e scritta da Monica Ferreri, amica del cuore e coetanea del tredicenne (all'epoca) Bruno, la quale proprio quella sera scomparve nel nulla senza lasciare traccia: un fatto sconvolgente per la tranquilla – nonché fittizia – cittadina di Verazzano.
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