Stamattina l'app di ilMeteo.it mi ha informato che sull'Italia sta per abbattersi il cosiddetto ciclone Hooligan. Il quale arriva con un po' di ritardo rispetto al ciclone degli hooligan olandesi – ultrà del Feyenoord di Rotterdam, che ieri sera ha pareggiato contro la Roma – che hanno messo a soqquadro la Città Eterna danneggiando in modo serio la Fontana della Barcaccia, peraltro restaurata di recente. Il creatore della pagina Facebook Se i quadri potessero parlare, alla quale ho dedicato un post, ha espresso la propria indignazione pubblicando la foto della fontana deturpata.
Sulla pagina Se i social network fossero sempre esistiti si è provato a immaginare cosa avrebbe twittato Gian Lorenzo Bernini, autore della fontana assieme al padre Pietro, se fosse vivo al giorno d'oggi... :-)
Ma sarà mica stata soltanto la Barcaccia a fare le spese del vandalismo dei "tifosi" olandesi? Stefano Belli ha twittato: «Non si placa la furia degli hooligans olandesi. Guardate come hanno ridotto questa statua! #RomaFeyenoord #barcaccia».
Ovviamente scherzava: il monumento a Giovanni Paolo II è stato concepito proprio in questo modo dallo scultore Oliviero Rainaldi, ed è così brutto che difficilmente potrebbe migliorare... anche se non arriverei di certo a stravolgerlo con le bombolette di vernice spray come hanno fatto i vandali alla statua di Paolo VI che sorge in piazza Monsignor Italo Febo lungo via Rio Sparto a Pescara.
[Come fosse malridotta l'ho notato per puro caso giusto ieri, e oggi pomeriggio, dovendo uscire per delle commissioni, ho fatto il giro lungo per tornare a scattarle una foto da inserire nel post... Mamma mia comme sto!!! ;-) (cit. er cipolla)]
Tornando al caos nella Capitale... ma come è potuto accadere tutto ciò?! Ecco l'ipotesi umoristica di Lia Celi: «Eravamo troppo occupati a monitorare l'Isis a sud di Roma per tenere a bada pure gli olandesi al centro di Roma». :-)
[P.S.: Per la colonna sonora di questo post si ringraziano Elio e le Storie Tese]
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