Fino a poco tempo fa le sigle PSR e BGY non mi dicevano proprio un bel nulla; soltanto di recente ho scoperto che si tratta dei codici aeroportuali IATA degli aeroporti di Pescara e di Bergamo-Orio al Serio, rispettivamente... e a questo punto, pur avendo preso l'aereo da Pescara una sola volta, posso già fregiarmi del titolo di frequent flyer! ;-) Ma come?
Il fatto è che avevo l'esigenza di parcheggiare la macchina all'aeroporto per più giorni – di lasciarla per strada alla mercè di chiunque non mi fidavo – trovando la soluzione più conveniente possibile per il posteggio, che è gratuito solamente per i primi venti minuti. Dopo aver vagliato le varie opzioni disponibili nell'apposita pagina del sito dell'aeroporto, ho pensato bene di recarmi di persona presso la biglietteria – tanto è a pochi minuti da casa mia – per farmi consigliare... ed ecco, per quel che ricordo, la trascrizione del dialogo che ho avuto con la signora allo sportello.
«Buonasera, parto questo venerdì con il volo delle 20:05 e torno il lunedì successivo alle 23:00, potrebbe cortesemente indicarmi la soluzione più economica per parcheggiare la macchina?».
«Beh, per una sosta così lunga il biglietto a ore non le conviene, però può fare il biglietto prepagato che le costerebbe... vediamo... 25 euro». [Mica vero, dal momento che avrei dovuto sostare un po' più di 72 ore, NdC]
«Ma scusi, la tessera a scalare del costo di 6 euro al giorno non è più disponibile?».
«Sì, ma quella conviene solamente per i frequent flyer, in quanto ha un costo di attivazione di 5 euro».
«Ma non era gratuita per chi seguiva l'Aeroporto d'Abruzzo su Twitter?». [Meglio non dare per scontato che la promozione fosse ancora in vigore, visto che la relativa pagina recita "Offerta parcheggi estate 2013", NdC]
«Beh, sì...».
«Allora vada per la tessera a scalare».
Al che tiro fuori lo smartphone, le mostro la schermata di Twitter la quale attesta che sono una follower di @AbruzzoAirport, e lei mi rilascia gratuitamente la tessera a scalare, ricaricata con l'importo che ho versato, e la relativa ricevuta. Prima di salutare chiedo:
«Tanto per sapere, la sosta quanto mi costerà?».
«Tre giorni, 6 euro al giorno... 18 euro».
«Ma se non sbaglio, nel caso in cui la durata della sosta supera di tre ore o più le 72 ore, scatta il quarto giorno, no?».
«Sì, in effetti...».
Insomma, in questo modo sono riuscita a risparmiare ben un euro rispetto alla soluzione iniziale propostami dalla signora. ;-) E soprattutto ho ottenuto la mia praticissima tessera a scalare – si utilizza semplicemente avvicinandola alla bocchetta di emissione dei biglietti, sia in ingresso che in uscita – aggràtisse... o meglio al costo di un banale follow su Twitter: è troppo duepuntozzero, 'sta cosa! ;-) Morale della favola: nei casi in cui se ne ha la possibilità, è sempre bene documentarsi in anticipo per conto proprio...
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