- Buoni coltelli da cucina (la lama potrebbe rimanere smussata).
- Pentole in ghisa (il lavaggio in lavastoviglie altera le naturali proprietà antiaderenti della superficie, oltre a rischiare di arrugginirla).
- Cucchiai e spatole di legno (ad alte temperature possono facilmente deformarsi, rompersi, sfaldarsi o perdere la finitura, a meno che le istruzioni del produttore non assicurino il contrario).
- Cristallo e vetro soffiato (ma stiamo scherzando?! Si tratta di materiali molto sensibili al calore che potrebbero andare in pezzi, o nella migliore delle ipotesi perdere la loro brillantezza per effetto dei detergenti!).
- Posate dorate (sono belle da vedere, vero? Beh, lavale in lavastoviglie, e puoi anche dire addio al color oro...).
- Pentole e padelle antiaderenti (in seguito al lavaggio in lavastoviglie il rivestimento in Teflon potrebbe perdere le sue proprietà).
- Coltelli con il manico cavo (la maggioranza di essi sono incollati con adesivi che possono cedere dopo il lavaggio in lavastoviglie).
- Oggetti in alluminio usa e getta (non tanto per loro, ma perché potrebbero danneggiare altre cose).
- Plastiche morbide monouso (in genere gli oggetti in materiale plastico sono lavabili in lavastoviglie – anche se si dovrebbero verificare le raccomandazioni del produttore, e in ogni caso caricarli solo sul cestello superiore – ma la plastica monouso, come i vasetti di yogurt, no).
- Lattine e bottiglie da riciclare o riutilizzare (le etichette attaccate con la colla potrebbero creare problemi).
- Piatti con rifiniture dorate (la lavastoviglie si mangerebbe la colorazione!).
P.S.: Già che siamo in argomento... proprio oggi ho condiviso sul mio tumblr un video, registrato con una videocamera GoPro, che mostra dall'interno cosa accade dentro una lavastoviglie in funzione.
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