Può sembrare impossibile, ma c'è chi anche a proposito di una notizia così gioiosa è riuscito a trovare qualcosa da ridire. Non soltanto, come riferito da una mia amica su Facebook, sono stati capaci di fare commenti del tipo «prima gli italiani» oppure «e ora i marò», evidentemente fregandosene del diritto di quei poveri bambini innocenti a condurre un'esistenza dignitosa lasciandosi alle spalle condizioni di vita estremamente disagiate... ma pure il governo è stato accusato di aver spettacolarizzato il lieto evento per fini politici. A costoro posso rispondere citando uno status pubblicato su Facebook (non manca un pizzico di turpiloquio... ma quanno ce vo' ce vo'! ;-)).
E voi che fate? La menate contro il Presidente del Consiglio? Vi scandalizzate perche' e' una manovra pubblicitaria? MA SIETE SCEMI?Pure il vicedirettore de La Stampa Massimo Gramellini si è occupato della questione. Mi limito a citare alcune righe del suo Buongiorno odierno...
Certo che e' una manovra pubblicitaria, CAZZO! Fa pubblicita' al fatto che l'Italia sta faticosamente diventando una nazione civile mentre le merde razziste devono andare a pietire solidarieta' all'estero!
Si chiamano gesti simbolici, e se non ne capite il senso e la portata, persino un democristiano come Renzi e' troppo per voi.
Sinceramente, con tutta l'antipatia personale per il soggetto, dovreste mettervi in fila e prendere il numero per leccargli gli alluci, NESSUNO in Europa ha avuto il coraggio di dare un simile schiaffo alle destre xenofobe a tre giorni dalle elezioni.
Resiste, persino in un Paese sguaiato come il nostro, un certo fastidio per l’ostentazione del bene. Il male può essere mostrato in ogni sfumatura morbosa, con l’ottima scusa di denunciarlo. Invece il bene è circondato da una bolla di pudore e chiunque osi spezzarla viene lapidato dai ghigni del cinismo. Ma a furia di rimuovere il bene, molti di noi hanno finito per credere che non esista.
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