Correva l'anno 2010 quando, su questo blog, lodai la Rai per il suo approccio che definivo «lungimirante e "furbo"» nei confronti di YouTube; infatti, se da una parte Mediaset aveva fatto causa alla popolare piattaforma di video sharing ottenendo la rimozione dei contenuti di cui deteneva i diritti, dall'altra la Rai rendeva disponibile sul suo canale YouTube buona parte dei programmi trasmessi nel passato più o meno recente. Adesso scopro che le cose stanno per cambiare: a partire da domani la Rai rimuoverà dal sito le decine di migliaia di video di sua proprietà. Perché mai? Beh, per via degli insoddisfacenti introiti pubblicitari ottenuti: «era YouTube a vendere gli spazi pubblicitari e a riconoscere a viale Mazzini una percentuale ritenuta ora troppo bassa, se non irrisoria». D'ora in poi i video saranno disponibili sul portale Rai.tv, che finora non è stato proprio il massimo dell'usabilità... comunque non è escluso che possano trovar posto anche su altre piattaforme, purché queste rispettino le condizioni poste dalla Rai, cosa che non ha fatto YouTube.
Sarò un'idealista, pensala come ti pare... ma mi fa tristezza constatare che la televisione pubblica, finanziata in buona parte dal canone, abbia fatto un così notevole passo indietro piegandosi alle stesse logiche alle quali già sottostavano i suoi concorrenti commerciali e voltando le spalle a YouTube, che «non è più solo una tv online, ma soprattutto un’enorme risorsa per blogger, giornali online, ma anche telegiornali e programmi televisivi che spesso usano i video presenti su Youtube come fonte» (cit.). Cara mamma Rai, sappi che in qualità di cittadina prima ancora che di blogger sono davvero delusa da te, e mi rimangio senza esitazioni ciò che scrissi quattro anni fa! :-/
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