Tornando a noi... cosa sono andata a vedere al cinema? Come suggerito dalla locandina che apre il post, Devil's Knot (qui il trailer), diretto dal regista Atom Egoyan.
La trama in sintesi, basata su una storia vera: Nel 1993 la tranquilla cittadina di West Memphis, in Arkansas, è sconvolta da un atroce fatto di sangue: il misterioso assassinio di tre bambini di otto anni. Del delitto vengono accusati tre adolescenti difficili coinvolti chi più chi meno in riti satanici, i quali, nonostante la giovane età e l'assenza di prove inconfutabili, rischiano l'iniezione letale. Il detective Ron Lax, di per sé contrario alla pena capitale, non può starsene con le mani in mano al pensiero che a quei tre ragazzi, innocenti o meno che siano, venga tolta la vita, e così inizia a collaborare alle indagini nel tentativo di portare a galla la verità.Il film è un legal thriller ricco di pathos, che almeno nel mio caso necessiterebbe di una seconda visione per cogliere meglio alcuni passaggi. È sempre un piacere vedere all'opera, questa volta nel ruolo di Ron, quel gran fig... ehm, attore straordinario di Colin Firth! ;-) Un altro volto noto nel cast è quello di Reese Witherspoon, nei panni della madre di uno dei tre bambini uccisi. Brava pure lei... ma in certi momenti mi è sembrata poco coinvolta, soprattutto prima del ritrovamento del cadavere: sarà che io, ansiosa come sono, se un mio ipotetico figlio tardasse a rientrare a casa andrei subito in tilt!
Tornerò al cinema prima che la Festa finisca? Mah, non so... magari per vedere The English Teacher, chissà. Quel che è certo è che questa settimana di sconti non coincide esattamente con un periodo ricco di film di particolare richiamo. Sarà forse un caso? Noi di Voyager pensiamo di no! ;-)
[In teoria ci sarebbe The Amazing Spider-Man 2, ma io ho detto basta al genere superoistico, Iron Man e Wolverine a parte... sempre che non cambino gli attori che li impersonano! ;-)]
P.S.: Al titolo originale, Devil's Knot, il distributore del film ha affiancato un sottotitolo italiano, Fino a prova contraria, presumibilmente per agevolare la comunicazione fra spettatori e cassieri non molto a loro agio con l'inglese. Esperienza personale: «Devil's Knot», «Prego...?!», «DEEEVIIIL'S KNOOOT!!!», «Sì, capito». La k muta mi sono rifiutata di pronunciarla! ;-) Ah, se in inglese knot significa nodo, nell'adattamento italiano «Devil's knot» è stato tradotto come «La tana del diavolo»: mah...
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