Nelle prime due serate ciascuno dei Campioni ha presentato due brani, solo uno dei quali ha superato il turno. Ad ogni Campione era abbinato un personaggio più o meno famoso che saliva sul palco dell'Ariston per annunciare il brano prescelto... per la serie «Ma sì, allunghiamo il brodo a dismisura!». ;-) Fra gli ospiti di ieri sera c'era l'attrice polacca di nascita ma italiana d'adozione Kasia Smutniak... e le parole che il conduttore Fabio Fazio le ha rivolto consegnandole il rituale mazzo di fiori erano abbastanza eloquenti: «Con tanti auguri. Per tutto quello che ti aspetta». Eh sì... la rotondità del suo pancino, sottolineata da un aderente abito nero, non era la conseguenza di ripetute abbuffate, ma tradiva un dolce (ormai non più) segreto: la radiosa Kasia aspetta un bambino dall'attuale partner, il produttore cinematografico Domenico Procacci. A quasi quattro anni dalla tragica scomparsa di Pietro Taricone, l'amatissimo compagno nonché padre di sua figlia Sophie, si può finalmente affermare che l'attrice abbia ritrovato la voglia di vivere, di amare e di guardare al futuro. Una splendida notizia per chiunque abbia un cuore... requisito che però è un optional, stando a ciò che purtroppo ho avuto modo di constatare.
Poco dopo l'apparizione della Smutniak in dolce attesa, Selvaggia Lucarelli le ha dedicato uno status ricco di empatia su Facebook:
Quindi sì, la Smutniak è incinta. La tragica meraviglia della vita che va avanti. Daje Kasia. #Sanremo2014Per farla breve, una parte (non certo la migliore) dei commentatori si è presa la libertà di esprimere critiche a dir poco acide sulla situazione di Kasia Smutniak. Oggi Selvaggia è ritornata sulla questione ribadendo con più forza il proprio pensiero al riguardo e riepilogando quello che era accaduto in calce al suo status precedente. Diciamo che, tra i commenti sfavorevoli, quelli del tipo «Però, ci ha messo poco a consolarsi» e «Si vede che a Pietro non gli voleva bene davvero» erano i più benevoli... ma non è mancata un'ampia gamma di sinonimi dell'espressione "donna di facili costumi", e se possibile anche di peggio. Questi individui – non ce la faccio a chiamarli persone – non riescono a concepire che una donna giovane e bella ad un certo punto rinunci a portare il lutto e riesca addirittura a rifarsi una vita. Io in questo godere delle sofferenze altrui – perché secondo me è proprio di questo che si tratta – ci vedo tanta frustrazione, invidia e cattiveria... e dopo aver letto questa intervista sono ancora più convinta che nessuno possa permettersi di giudicare Kasia. Auguro con tutto il cuore ogni felicità a lei e al suo compagno. È così bello vedere che la vita continua, nonostante tutto. All'inizio può sembrare impossibile guardare avanti dopo aver perso qualcuno, non necessariamente in seguito a un evento tragico come la morte: anche la fine di una relazione sentimentale rappresenta un "lutto" che richiede tempo per essere elaborato. Ma se non si perde la speranza, si scopre che la vita può sempre riservare delle belle sorprese: sta a noi predisporci a riconoscerle, accoglierle e coltivarle. :-)
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