Ammesso che tu non abbia letto il titolo del post, a dispetto della sintesi avrai probabilmente capito che sto parlando di Stefano Cucchi. Gli ultimi sviluppi del suo caso sono abbastanza recenti: i giudici hanno stabilito che il giovane è morto per malnutrizione, condannando i medici, assolvendo gli infermieri e gli agenti di polizia penitenziaria, e obbligando l'ospedale Sandro Pertini a risarcire la famiglia.
Per ricordare questa vicenda è stata indetta, con il sostegno della famiglia Cucchi, un'iniziativa che consiste nel pubblicare le proprie foto su Instagram con l'hashtag #iosonocucchi. Il primo commento deve riportare solo l'hashtag #iosonocucchi, mentre nel secondo si può condividere un messaggio (di 80 caratteri al massimo). Gli utenti devono essere maggiorenni, e il profilo deve essere pubblico.
Lo scatto deve essere un primo piano con occhi, orecchie o bocca coperti; questo per sottolineare il concetto che «una giustizia che non vede e non sente è una giustizia senza voce».
Le immagini inviate entro domenica 27 ottobre saranno utilizzate per la realizzazione di un tappeto/mosaico gigante (100 mq) con il volto di Stefano, che verrà esposto durante il Festival delle Letterature dell'Adriatico 2013 in programma a Pescara dall'8 al 10 novembre.
Per ulteriori informazioni sull'evento si può consultare la relativa pagina Facebook oppure visitare il sito IgersAbruzzo.
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