Dal vangelo secondo Matteo (2, 1-12):
Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:Ed ecco illustrate le radici bibliche della luccicante stella con la coda che fa bella mostra di sé in ogni presepe che si rispetti. Ho appena scoperto che alla cosiddetta stella di Betlemme, ovvero appunto quel fenomeno astronomico che secondo il racconto evangelico guidò i Magi a far visita a Gesù appena nato, è dedicata una voce Wikipedia abbastanza approfondita, dalla quale mi limito ad estrapolare alcuni frammenti.
E tu, Betlemme, terra di Giuda,Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».
non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà infatti un capo
che pascerà il mio popolo, Israele.
Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.
La dicitura comunemente più diffusa per indicare la stella di Betlemme è la contraddittoria stella cometa, che accorpa due corpi celesti completamente dissimili tra loro: la stella è di grandi dimensioni, si trova a enormi distanze dal sistema solare e nel firmamento appare fissa e puntuale; la cometa è di piccole dimensioni, si trova all'interno del sistema solare e nel firmamento appare mobile e con una forma e dimensione non puntuale.L'immagine che apre il post, tratta anche questa volta da Astronomy Picture of the Day, mostra per l'appunto una cometa fotografata dall'Osservatorio Astronomico del Col Drusciè "Helmut Ullrich" di Cortina d'Ampezzo durante il suo transito sopra il passo di Valparola, nelle Dolomiti. Poco importa se non si trattava della summenzionata cometa di Halley, il cui ultimo passaggio al perielio risale al 1986, bensì della luminosissima Hale-Bopp, nota come la Grande Cometa del 1997.
La comune rappresentazione a forma di cometa e la dicitura "stella cometa" risalgono al fatto che Giotto, impressionato dal passaggio della Cometa di Halley nel 1301, la disegnò appunto come una cometa dalla lunga coda nella Cappella degli Scrovegni a Padova. A partire dal XV secolo il particolare ha avuto una straordinaria fortuna artistica, in particolare nelle rappresentazioni della natività e del presepe.
È stato proposto che la Stella fosse la cometa di Halley, che fu visibile nel 12 a.C., ma questa data non è compatibile con l'opinione corrente della maggior parte degli storici, che datano la nascita di Gesù tra il 7 e il 4 a.C. Non si conosce il passaggio di altre comete nel periodo d'interesse, eccetto forse un evento del 5 a.C., descritto dagli astronomi cinesi come una cometa, ma oggi spesso reinterpretato come una supernova. L'identificazione della Stella con questa cometa è sostenuta, ad esempio, da Colin Humphreys, che la utilizza per datare la nascita di Cristo attorno alla Pasqua del 5 a.C.
Yawn, adesso me ne vado proprio a nanna. Non senza aver prima lasciato a te, o mio caro lettore, i miei migliori auguri di Buon Natale!!! :-)
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