venerdì 20 agosto 2010

Interrogativi filosofici di mezza estate

«Agosto, blog mio non ti conosco», recita un vecchio adagio. Ah, non era così? ;-) Beh, comunque mi pare che il detto funzioni anche in questa forma: l'attività "blogosferica", in fase di rallentamento già da un po' di tempo (e c'è chi sostiene che neppure il web in generale se la stia passando tanto bene), in questi mesi estivi risulta in molti casi all'insegna del "chiuso per ferie". Per quanto mi riguarda, niente paura (oppure non fatevi illusioni, a seconda dei punti di vista ;-)): non ho ancora la benché minima intenzione di mollare il blog, anche se ultimamente non sono granché in vena di scrivere. In effetti sono impegnata più del solito a fare ordine nel contenuto del mio sovraffollato hard disk, dal quale estraggo oggi un aneddoto pescato in Rete un po' di tempo fa: il protagonista, che si svela sul finale, è un personaggio che non ha certo bisogno di presentazioni. :-) Non so quanto ci sia di vero e quanto di "romanzato" in questa storiella... in ogni caso l'ho trovata interessante ed arguta. Enjoy!
Germania, primi anni del XX secolo.
Durante una conferenza tenuta per gli studenti universitari, un professore ateo dell'Università di Berlino lancia una sfida ai suoi alunni con la seguente domanda: «Dio ha creato tutto quello che esiste?».
Uno studente diligentemente rispose: «Sì, certo!».
«Allora Dio ha creato proprio tutto?», replicò il professore.
«Certo!», affermò lo studente.
Il professore rispose: «Se Dio ha creato tutto, allora Dio ha creato il male, poiché il male esiste e, secondo il principio che afferma che noi siamo ciò che produciamo, allora Dio è il Male».
Gli studenti ammutolirono a questa asserzione. Il professore, piuttosto compiaciuto con sé stesso, si vantò con gli studenti che aveva provato per l'ennesima volta che la fede religiosa era un mito.
Un altro studente alzò la sua mano e disse: «Posso farle una domanda, professore?».
«Naturalmente!», replicò il professore.
Lo studente si alzò e disse: «Professore, il freddo esiste?».
«Che razza di domanda è questa? Naturalmente, esiste! Hai mai avuto freddo?». Gli studenti sghignazzarono alla domanda dello studente.
Il giovane replicò: «Infatti, signore, il freddo non esiste. Secondo le leggi della fisica, ciò che noi consideriamo freddo è in realtà assenza di calore. Ogni corpo od oggetto può essere studiato solo quando possiede o trasmette energia ed il calore è proprio la manifestazione di un corpo quando ha o trasmette energia. Lo zero assoluto (-273°C) è la totale assenza di calore; tutta la materia diventa inerte ed incapace di qualunque reazione a quella temperatura. Il freddo, quindi, non esiste. Noi abbiamo creato questa parola per descrivere come ci sentiamo... se non abbiamo calore».
Lo studente continuò: «Professore, l'oscurità esiste?».
Il professore rispose: «Naturalmente!».
Lo studente replicò: «Ancora una volta signore, è in errore, anche l'oscurità non esiste. L'oscurità è in realtà assenza di luce. Noi possiamo studiare la luce, ma non l'oscurità. Infatti possiamo usare il prisma di Newton per scomporre la luce bianca in tanti colori e studiare le varie lunghezze d'onda di ciascun colore. Ma non possiamo misurare l'oscurità. Un semplice raggio di luce può entrare in una stanza buia ed illuminarla. Ma come possiamo sapere quanto buia è quella stanza? Noi misuriamo la quantità di luce presente. Giusto? L'oscurità è un termine usato dall'uomo per descrivere ciò che accade quando la luce... non è presente».
Finalmente il giovane chiese al professore: «Signore, il male esiste?».
A questo punto, titubante, il professore rispose, «Naturalmente, come ti ho già spiegato. Noi lo vediamo ogni giorno. È nella crudeltà che ogni giorno si manifesta tra gli uomini. Risiede nella moltitudine di crimini e di atti violenti che avvengono ovunque nel mondo. Queste manifestazioni non sono altro che male».
A questo punto lo studente replicò «Il male non esiste, signore, o almeno non esiste in quanto tale. Il male è semplicemente l'assenza di Dio. È proprio come l'oscurità o il freddo, è una parola che l'uomo ha creato per descrivere l'assenza di Dio. Dio non ha creato il male. Il male è il risultato di ciò che succede quando l'uomo non ha l'amore di Dio presente nel proprio cuore. È come il freddo che si manifesta quando non c'è calore o l'oscurità che arriva quando non c'è luce».
Il giovane fu applaudito da tutti in piedi e il professore, scuotendo la testa, rimase in silenzio.
Il rettore dell'Università si diresse verso il giovane studente e gli domandò: «Qual è il tuo nome?».
«Mi chiamo Albert Einstein, signore!», rispose il ragazzo.

2 commenti:

  1. io dal canto mio ho notato un lievissino calo in agosto, riguardo alle visite nel mio blog. Va bè che io non faccio testo e che le visite non arrivano mai a toccare la doppia cifra e solitamente sono amici che "navigano" dalle mie parti.

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  2. Ah, io le statistiche non le esamino quasi mai; do solo uno sguardo al report settimanale di Shinystat che mi arriva ogni lunedì via e-mail... giusto per constatare immancabilmente un calo delle visite nel week-end.

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