- Cominciamo dalla T Band, capitanata da quella simpaticona di Fiammetta (per quelli che, come me, non possono esattamente definirsi suoi fan c'è un giochino nel quale ci si può divertire a "spegnere" virtualmente la tastierista :-)). Negli spot diretti (ebbene sì) da Gabriele Muccino, 'sti ragazzotti dapprima hanno massacrato Con te partirò, un pezzo che già di per sé non mi faceva impazzire... e alla fine hanno lanciato il loro primo singolo inedito Sogni, che dalle poche note che si sentono nello spot appare alquanto insignificante. Se poi ci aggiungiamo Belen Rodriguez, che come prof di Latino del figlio di Christian De Sica è credibile più o meno quanto il suo attuale compagno Fabrizio Corona lo sarebbe stato nei panni di un ispettore di polizia, mi viene addirittura la tentazione di passare da TIM a un altro operatore... ;-)
- Nello spot per un marchio di valigeria, Billy Costacurta con il suo inutile «Oh yesssss» inspiegabilmente ripetuto è riuscito nell'impresa di risultare ancor più irritante di sua moglie Martina Colombari. E ce ne vuole! ;-)
- Secondo alcuni, la voce per una volta non cantante ma parlante di Mina avrebbe dovuto trasmettere un'idea di calore, familiarità e tante altre sensazioni positive. Sarà, ma con me non ha funzionato, anzi...
- Chi di noi non ha mai riso per finta («Ah ah ah») per esprimere ironia e sarcasmo? È vero, ma raramente una risata fasulla risulta fastidiosa come quella di questa ragazza...
- E che dire della tizia che va in estasi gustando carne in scatola (non stiamo parlando di una pietanza di haute cuisine, insomma) e prorompe in un'esclamazione incredibilmente artefatta come «Bedda magra!!!»?
- Per non parlare degli spot del tonno in scatola, che giocano su stantii luoghi comuni come l'avversione per le suocere o il trito e ritrito «sono sempre i migliori quelli che se ne vanno». Mi verrebbe voglia di iscrivermi alla Lega per la Difesa del Tonno, se solo esistesse! :-)
giovedì 24 settembre 2009
L'effetto contrario
Certi spot pubblicitari sembrano fatti apposta per suscitare in me un'impressione sfavorevole del prodotto reclamizzato: l'effetto opposto a quello desiderabile, insomma.
Ahahahah!! Sì hai proprio ragione! Bel post...anche a me la maggior parte di queste pubblicità hanno creato come dire...un senso di repulsione... =)
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