- Per farmi seguire l'itinerario più breve, Roberto (ho impostato la voce maschile, ovviamente) mi ha guidata lungo strade che di solito tendo a evitare perché troppo trafficate, strette o insidiose. In compenso ho percorso un totale di 8 km invece dei 10 che facevo solitamente.
- Più volte il navigatore mi ha indicato "Alla fine della strada girate a destra e poi a sinistra". Il problema è che dice la stessa cosa indipendentemente dal fatto che la svolta a sinistra segua quella a destra di mezzo chilometro oppure di tre metri. Quindi è ancora più importante moderare la velocità in prossimità degli incroci, in modo da poter seguire tranquillamente le indicazioni senza dover compiere manovre azzardate.
- Arrivata a destinazione, ho iniziato a girare per il parcheggio... e questo Roberto non l'aveva previsto, tanto che ha iniziato a suggerirmi di tornare indietro!
- Ho attraversato la stessa rotatoria sia all'andata che al ritorno, ma nel primo caso il navigatore è stato molto più avaro di indicazioni che nel secondo. Ho pensato: "Se non avessi già percorso questa strada innumerevoli volte in passato, mi sarei trovata un po' in difficoltà".
- Il supporto a ventosa ha una tenuta non ottimale... quindi, per resistere alla tentazione di gettarlo nel cestino come nello spot della Toyota Yaris Navi, molto meglio appoggiare il palmare nella vaschetta portaoggetti che si trova sul cruscotto.
Insomma, il TomTom non sarà perfetto, ma di sicuro rappresenta un aiuto preziosissimo per raggiungere destinazioni sconosciute. Adesso dovrò mettere mano al corposo manuale del mio PDA per scoprirne tutte le altre funzionalità, che poi sono quelle che per il momento mi interessano di più.
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