- È in corso il processo ai parenti di Hina, la giovane pakistana di origine ma italiana di adozione uccisa l'anno scorso dal padre e dai cognati perché, con la sua decisione di abbracciare i costumi occidentali, avrebbe messo in pericolo "l'onore della famiglia".
- Dopo 18 anni, finalmente si è scoperta la verità sulla scomparsa di un pentito di mafia: a consegnarlo ai killer sarebbero state la madre e la sorella, le quali non avevano accettato la sua scelta di collaborare con la giustizia.
Queste due notizie, pur essendo riferite a contesti sociali e culturali differenti, sono accomunate da una circostanza agghiacciante: il fatto che un genitore sia disposto a dare la morte al figlio che si ribella ai valori (se di valori si può parlare) che era abituato a rispettare.
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