lunedì 30 luglio 2007

Flaiano Awards

In un precedente post avevo accennato alla mia intenzione di postare un certo reportage, ed ora tengo fede al mio proposito, anche se l'evento in questione è avvenuto più di tre settimane fa, ormai... Tanto questo blog non è mica un quotidiano, no?  Facciamo finta che sia un mensile, e che questo post faccia parte delle cronache del mese che sta per finire!
La sera di domenica 8 luglio ho assistito, come ogni estate, all'evento mondano probabilmente più "in" che si tenga a Pescara. No, non sto parlando della sagra delle pizze fritte, tenutasi da venerdì 6 a domenica 8 presso la mia parrocchia, quella di San Marco.  Si trattava invece di una cerimonia di premiazione dedicata al pescarese più illustre dopo Gabriele D'Annunzio. No, non sto parlando di Fabio Grosso, Massimo Oddo, Danilo De Luca o Piero Mazzocchetti  (che peraltro, per fortuna, sono tutti quanti vivi e vegeti). Vabbe', si capiva già dal titolo del post: sono stata alla trentaquattresima edizione dei Premi Flaiano per la letteratura, il teatro, il cinema e la televisione, con ospiti di tutto rispetto. Ma andiamo con ordine.
La serata è stata presentata da Andrea Vianello, il solitamente impeccabile conduttore di "Mi manda Raitre", che invece quella sera ha inanellato diverse gaffe memorabili. Dapprima si è lasciato scappare un congiuntivo a dir poco acrobatico, speriamo che servi. Poi ha sbagliato l'accento su impudìco, pronunciando impùdico. In entrambi i casi il pubblico, sorprendentemente reattivo, ha mormorato... ed è quasi insorto quando Vianello ha erroneamente affermato che a Pescara non c'è l'aeroporto. (Per non parlare delle risatine maliziose non appena Saverio Costanzo, il figlio regista di Maurizio, ha raccontato di quando montava con la moglie di Giuliano Montaldo...)
Due parole su alcuni dei premiati, in ordine di apparizione:

  • Lo scrittore Hisham Matar, libico di origine ma statunitense di adozione, è stato premiato per il miglior romanzo d'esordio. Ho notato con piacere che qualche parola del suo discorso in inglese riuscivo a decifrarla senza bisogno di aspettare la traduzione dell'interprete.

  • Luca Barbareschi di solito non mi è granché simpatico, ma quella sera è stato abbastanza gradevole... ed ho apprezzato che abbia ammesso di essere ricco grazie al suo lavoro, e di sentirsi quindi in dovere di impegnare un po' della sua fortuna in opere benefiche.

  • Anche Ninetto Davoli è stato piuttosto brillante, ed il suo racconto di quando andò a casa di Totò ha particolarmente divertito il pubblico.

  • Le gag migliori, però, ci sono state quando sono saliti sul palco Ficarra e Picone, ribattezzati "Fic e Pic" nientemeno che da Dario Argento. Ficarra, in particolare, ha dimostrato di avere sempre la battuta pronta, ha scherzato sulle gaffe commesse da Vianello fino a quel momento ed ha ironizzato sul fatto che la serata sembrava protrarsi più del dovuto. Secondo me Ficarra sta a Picone come Fiorello sta a Marco Baldini. Anche Vianello ha fatto una vaga allusione alla scarsa esuberanza di Picone, ed il diretto interessato è sembrato essersela presa un po'...

  • Christian De Sica, premiato per il suo ultimo spettacolo teatrale (io neanche sapevo che facesse teatro), invece, non è stato particolarmente brillante. Non che io sia una sua grande fan: lo trovo abbastanza monocorde, dai film di Natale (di cui mi vanto di non aver mai visto nient'altro che i trailer) agli spot dei cellulari.

  • Stefano Accorsi lo reputo un attore senza dubbio bravo ed espressivo, ma, a differenza di tante mie coetanee che lo trovano bellissimo, a me la sua fisicità non dice granché...

  • Il mitico Neri Marcorè è stato premiato per la fiction in cui interpretava Papa Luciani... ma il meglio di sé lo ha dato quando si è lasciato andare alla sua specialità: le imitazioni. Adoro quella di Ligabbbue!

  • Dell'attrice Paola Quattrini mi ha colpito soprattutto l'eleganza dell'abito, sicuramente non appariscente ma di gran classe. Metterei online anche la foto, se non mi fosse venuta così sfocata... come quasi tutte quelle che ho scattato quella sera, del resto.

  • Kabir Bedi è stato probabilmente l'ospite più acclamato, applauditissimo fin dal suo arrivo (è stato fra i primi a giungere al teatro). È stato premiato per tutta la sua carriera, ma sono convinta che, delle sue interpretazioni riassunte nel filmato introduttivo, la maggior parte dei presenti conoscesse solo quella di Sandokàààààn! Nessun cenno è stato fatto alla sua forse non memorabile, ma indubbiamente recente partecipazione all'ultima edizione della fiction "Un medico in famiglia".

  • Di Willem Dafoe ho sempre avuto un'idea vagamente inquietante, probabilmente dovuta a certi suoi ruoli. Invece ho scoperto che è piuttosto simpatico e alla mano, e persino che è italiano di adozione (ha sposato la regista pescarese Giada Colagrande), anche se durante l'intervista ha preferito parlare in inglese chiedendo l'assistenza dell'interprete. A differenza di Hisham Matar, ha avuto l'accortezza di pronunciare frasi abbastanza brevi e poi interrompersi, per dare modo alla ragazza di tradurre senza fare troppi sforzi di memoria; questo comportamento l'avrà imparato in anni e anni di carriera e di interviste in tutto il mondo.

  • L'attore e regista Gabriele Lavia... non so, mi dà l'impressione di essere capace di parlare con la voce perfettamente impostata anche quando manda qualcuno a quel paese!

  • Anche il "regggista de paura" Dario Argento, malgrado l'aspetto che non sfigurerebbe in uno dei suoi film, in fondo è un tipo brillante. Io i suoi film ho sempre evitato di vederli, ma quando hanno iniziato a proiettare il filmato con alcuni spezzoni delle sue pellicole mi sono detta "Ma sì, lo guardo, che sarà mai, tanto è tutta finzione...". Alla prima immagine raccapricciante (una tizia veniva decapitata in maniera particolarmente cruenta) ho cambiato idea e ho distolto lo sguardo!


Mi scuso con Sveva Sagramola, Gianluca Maria Tavarelli, Ambra Angiolini, Stefania Rocca, Ferzan Ozpetek, Milena Vukotic, Stefania Sandrelli e altri per non aver dedicato loro lo spazio che avrebbero meritato!

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