mercoledì 29 aprile 2009

Quello che non ci viene detto

Leggendo un post di Sara, sono venuta a conoscenza di una drammatica testimonianza diretta sul sisma in Abruzzo: la lettera inviata da Luca D'Antonis, terremotato aquilano, a Maurizio Blondet, direttore del giornale online EFFEDIEFFE.com. Vorrei che, dopo averla letta, anche tu facessi quanto ti è possibile per diffonderne notizia.
Stimato direttore, a distanza di diversi giorni, anzi di oltre due settimane dal sisma che ci ha messo in ginocchio, a L’Aquila c’è già qualcuno che ha il modo di riutilizzare internet e scrivere a EFFEDIEFFE. Con tutte le cose che ci sono da fare... non è una cosa scontata, ma il troppo è troppo. In pochi giorni a L’Aquila, sono arrivati tutti... il presidente del consiglio e tutta la pletora di figuranti di destra sinistra e centro... martedì verrà il Santo Padre... e ora... anche il G8.
Cosa siamo diventati? Un luogo di pellegrinaggio? So che siamo pittoreschi... lo vedo coi miei occhi... gente vestita di stracci o abiti usati distribuiti dalla caritas, che sguazzano in campi di fortuna allestiti in ex campetti di calcio di periferia o paese... scarpe lorde di fango, occhi spauriti, anziani malati, donne incinte, bambini... ammassati in tende da 12, come animali da stalla, o in palloni ad uso sportivo. Donne anziane che debbono spogliarsi e lavarsi davanti a decine di persone, mamme che debbono fare la fila anche per portare in bagno i bambini, poi bagno... che parola grossa... un lurido cesso di plastica piazzato alla meno peggio... con il serbatoio chimico, puzzolente, malfermo, stretto... Intanto sui giornali tutto va bene... è tutto ripartito... sembra abbiano riaperto le scuole... gli uffici... ... la verità è che siamo come eravamo dopo tre giorni dal sisma: “in mezzo alla m…!!!”.
Intanto i media dopo i primi giorni di pietismo e lacrimucce stanno spegnendo le luci... la gente sui loro salotti cambia canale, perchè ci sono le finali di qualche “reality”… (ahahahah che cosa è la realtà???). La gente nei discoris da bar dice già: “Cambiamo discorso ti prego... non ci voglio pensare...” ... ebbene lo si faccia... lasciateci in pace se non volete o potete aiutarci... almeno lasciateci in pace... viviamo in una città distrutta... l’intero centro storico è devastato, presidiato dall’esercito e blindato. Non possiamo tornare neppure a scavare sulle nostre case alla ricerca delle foto dei nostri figli o del nostro gatto di casa... io ho la casa ridotta ad una bottiglia rotta… inagibile... l’ufficio devastato... oltre un decennio di mutui da pagare su immobili da rottamare... una attività in proprio che non beneficerà dei mega appalti che già si stanno approntando a Roma, e qualche poveraccio di dipendente... disperato… spacciato… come me... come noi tutti.
Ma il governo che fa??? Ci rompe i c… invece di mandare container e baracche... che sono brutte; i cialtroni che ci governano... ci fa stare accampati, lontani da telecamere indiscrete e filtrando interviste non allineate... la città già blindata diventa totalmente bloccata ... ora pure il G8… perchè??? Per avere ancora più disagi...??? Per far arrivare anche qualche altro elemento di dissesto??? Non basta quello che ci ha riservato la vita? Il nostro destino non è già abbastanza miserando??? Dobbiamo rassegnarci anche alle più sordide e becere strumentalizzazioni bipartisan???
Sono arrivati a decine... a centinaia di volontari... con le loro telecamerine e fotocamere amtoriali... ridevano quando arrivavano… poi iniziano a parlare con noi... il loro sorriso sparisce… ne ho visti molti piangere... pediatri nelle tende pediatriche... piangere come vitelli, davanti a bambini che svengono ad ogni minima scossa dello sciame sismico che continua inesorabile... ho visto due bambini un bimbo di sei e una bimba di 8, che hanno perso la parola... semplicemente... non parlano più... Ho visto il terrore negli occhi di mio figlio, mentre i suoi giochi e i suoi mobili gli crollavano addosso, mentre le pareti si fratumavano e la polvere invadeva la casa, ho sentito le grida di terrore di mia moglie che nel buio del black out che è arrivato quasi subito non iusciva ad aprire la porta finestra che dà in girdino perchè gli infissi si sono deformati...
Mi sono spaccato i piedi camminando scalzo sui vetri della sala... bottiglie di vino, pezzi di mobili, ho dovuto sfondare tutto usando il mobile su cui allora mettevamo i CD... siamo usciti che la terra aveva smesso di tremare... e intorno la gente urlava nelle scale o fuori in strada... mentre l’odore di metano dalle condutture spaccate aveva invaso il quartiere. Ho visto tutto questo… e ringrazio il Signore, lo ringrazio perchè pur avendo perso tutto, non ho perso nulla... ho con me mia moglie e mio figlio, non ho avuto lutti tra i parenti più stretti... m’è andata di lusso... e la cosa assurda è che non ho perso nè la lucidità, nè il disincanto… nè il coraggio... andremo avanti... siamo vivi... ripartiremo dal niente.... Se mai ci daranno soldi per ricostruire o meglio rabberciare quel che è scomparso per sempre... passeranno per banche, interessi agevolati, bonifici, fatture autorizzate da periti e finanzieri... siamo terremotati... non possiamo chiedere... possiamo solo accettare… o meglio subìre... ma subìre il nostro destino... non essere strumentalizzati in modo indegno... C’è chi di noi ha subito morti strazianti... poche dicono… sul totale delle popolazioni... (che bravi esperti...) poche... perchè solo 300 morti... non sono niente...
…ma Cristina.. faceva l’infermiera nell’ospedale che è crollato... era al pronto soccorso... e ora è sotto terapia psichiatrica... non lavora più... è sconvolta... ha visto gente lasciata morire in rianimazione... perchè era troppo malmessa... o anziana... mettevano a questi disgraziati un foglio di carta addosso attaccato col cerotto... e una X rosssa a pennarello... il segno della condanna... c’erano troppi bambini... emorragie... teste spaccate, toraci schiacciati... e ora lei non dorme più... piange... piange sempre... non mangia... non sa più sorridere... Un mio vicino di casa, si è covinto di essere il prefetto questore... chiama i ministeri... parla da solo... è alloggiato in un campo nello stadio! del rugby... e veste lo stesso vestito doppio petto che indossa un dirigente in ufficio... con scarpe da ginnastica rosse però... da settimane... dice di non poter andare da altre parti o con parenti... perchè come prefetto è sempre reperibile…
Il dottore del terzo piano lavorava al sert... ora lavora in una tenda blu… dorme in macchina da settimane... lavora a turni, gira i campi a somministrare droghe ai tossici mischiati alla gente comune, per tenerli buoni… e somministra psicofarmaci a palate... neppure per lui ci sono posti in container... e ora però arriva il G8.
Non è giusto tutto questo... questo è troppo... scrivo da una roulotte davanti casa... ho collegato un tubo di acqua e un cavo di fortuna, passano attraverso una delle crepe che si sono squarciate sul mio muro di casa... ho collegato internet ricollegando la mia linea dalla chiostrina in strada... ho un bambino che mi ha detto: “papà... quando aggiusti la casa rotta???” Io gli ho risposto... che è troppo rotta… verranno dei signori tra un po’... e ne faranno scempio... hanno già iniziato le demolizioni... ruspe enormi... che spianano tutto... vicoli antichi… ricordi... suoni... mio figlio ha fatto quattro anni... e dice per telefono ai nonni... “nonno... nonno... io abito nella casa di plastica... perchè la casa di mattoni è troppo rotta... domani forse papà torna in casa coi pompieri e mi riprende il cartone dei mostri pelosi...”.
Capite il nostro nuovo mondo surreale??? No... so che non potete e forse non volete... so anche che in fondo è inesorabile... persino giusto... chissà... ma almeno chiedo il rispetto del nostro dolore... e per la p… ... lasciateci in pace... lasciateci dignitosamente abbandonati a decisioni più grandi di noi... soli coi nostri drammi, le nostre paure... i nostri rimpianti... ma almeno ci si lasci la dignità. Gli aquilani non hanno l’indole dei piagnoni... non siamo un popolo di sciatti questuanti... siamo un popola chiuso, malfidato, ma onesto, coraggioso... saremo ex pecorai transumanti e contadini di pedemonte... ma non siamo gente vile... rivendichiamo il diritto alla verità... alla dignità... porca p…!!!
Io direttore le chiedo un favore... venga a L’Aquila anche Lei... venga a vedere... usi la sua redazione perchè non si spenga la luce su questa nostro unico bisogno... non chiedo una raccolta fondi del c… ... non chiedo aiuti per me o per la mia famiglia in roulotte... (ho dovuto pagarla in contanti... usata... settemilatrecento euro e per fortuna che li ho racimolati tra parenti e amici...) chiedo un suo articolo... dopo che avrà visto i nostri sguardi... sentito le nostre voci... se vorrà venire... cercherò di farla stare meglio che si potrà... magari non in tenda... perchè ci sono già gastroenteriti e polmoniti virali... ma la prego... prego la redazione... non dimenticateci... date voce alla nostra prima necessità... la dignità di esseri umani.
Grazie per quello che vorrà fare.

sabato 25 aprile 2009

Oggi, venticinque aprile

Il testo che riporto qua sotto mi fu dato da leggere per la prima volta alle elementari, o alle medie... comunque quando ero davvero troppo piccola per comprenderne appieno il significato. Oggi, anniversario della Liberazione, mi è capitato di rileggerlo mentre navigavo, e così ho pensato di condividerlo con chi legge questo blog. Ma prima... ci vuole un po' di storia.
Albert Kesselring, che durante la Seconda Guerra Mondiale fu il comandante delle forze armate tedesche in Italia, a fine conflitto fu processato e condannato a morte per i numerosi eccidi che l'esercito nazista aveva perpetrato ai suoi ordini. Successivamente la condanna fu tramutata in ergastolo, ma egli venne rilasciato nel 1952 per ragioni di salute. Tornato libero, Kesselring sostenne di non essere affatto pentito delle atrocità commesse, ed anzi dichiarò che gli italiani, per il bene che a suo dire aveva fatto loro, avrebbero dovuto erigergli un monumento. Il testo che segue, riportato tra l'altro su una lapide "ad ignominia" esposta nel museo di Sant'Anna di Stazzema, fu scritto da Piero Calamandrei in risposta a tale affermazione di Kesselring, e in memoria del partigiano Duccio Galimberti.
Lo avrai,
camerata Kesselring,
il monumento che pretendi da noi italiani,
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio,
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità,
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono,
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro d'ogni macigno,
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio,
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai,
morti e vivi collo stesso impegno,
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA.

giovedì 23 aprile 2009

Un sorriso per L'Aquila

Qua in Abruzzo lo sanno tutti che, assistendo a uno spettacolo di 'Nduccio o di Vincenzo Olivieri, risate e divertimento sono assicurati. Se poi i due "sciomèn" condividono il palco per scopi benefici, come si fa a non andare a vederli? :-D
Appuntamento alle ore 20.30 di domenica 26 aprile, presso la Caserma Di Cocco a Pescara, per la serata Un sorriso per L'Aquila. Il biglietto (acquistabile in prevendita presso Ferri Auchan, Ferri Ipercoop e Ferri Dischi) costa 10 euro, e l'incasso sarà interamente devoluto in favore delle popolazioni colpite dal sisma.

mercoledì 22 aprile 2009

Essere giovani dentro

Ciò che mi spaventa di più della vecchiaia non è il declino fisico, ma quello intellettivo. Ho spesso la sensazione che il mio destino non preveda una particolare longevità... ma, se dovessi festeggiare il centesimo compleanno, metterei la firma per arrivare a quell'età con la lucidità che contraddistingue una donna straordinaria come Rita Levi-Montalcini (pur non avendo mai avuto neuroni minimamente paragonabili ai suoi, io... :-)). Questa signora ha dedicato la propria vita allo studio delle neuroscienze, ha scoperto il Nerve Growth Factor che le è valso il Premio Nobel per la Medicina nel 1986, e ha creato la Fondazione Ebri. Io, che la ammiro da sempre, oggi mi unisco alle innumerevoli persone che hanno voluto augurarle buon compleanno. Auguri di cuore, professoressa! :-D
P.S.: Soltanto oggi ho scoperto che il 22 aprile 1909 era nato pure un altro personaggio che eccelleva nel proprio campo: il giornalista Indro Montanelli, scomparso nel 2001 alla pur sempre veneranda età di novantadue anni.

lunedì 20 aprile 2009

Razzismo o "semplice" idiozia?

Conclusasi l'"era Moggi", speravo che in quanto juventina non avrei più avuto motivo di provare un senso di vergogna, e invece... Oggi come oggi mi infastidisce la consapevolezza di tifare per la stessa squadra di certi imbecilli, e non me la sento di condividere l'approccio in un certo senso giustificativo adottato in questo post (anche se devo riconoscere che mette in luce aspetti della questione di cui non ero consapevole). Detto ciò, non trovo giusto che sia (pure) la società bianconera a rimetterci, anche se il regolamento lo prevede.

domenica 19 aprile 2009

Cartelloni elettorali "creativi"

Ti segnalo l'ennesima trovata del geniale Paul the Wine Guy (il cui header cambia in modo casuale ogni volta che si accede al suo blog, l'ho notato solo ieri): il generatore di cartelloni dell'UDC. È sufficiente scegliere tre parole che iniziano rispettivamente con U, D e C, digitarle (iniziali escluse) negli appositi campi e cliccare su Crea il tuo cartellone... ed ecco sfornato il risultato. La creatività della Rete si sta scatenando, e finora i manifesti a mio avviso più riusciti sono questo (by LaVyrtuosa)...


... e questo (by blepiro, dai commenti di Spinoza):


Del resto il partito di Pierferdy si presta a questo genere di "rielaborazioni", come dimostrano le immagini all'inizio di un mio post dell'anno scorso... ;-)

sabato 18 aprile 2009

Musica e impegno

È in corso da questa mattina, e terminerà alle ore 7 di lunedì 20 aprile, la maratona radiofonica di 48 ore dedicata da m2o alla raccolta fondi per i superstiti del terremoto in Abruzzo. Gli ascoltatori potranno intervenire per dire la loro lasciando messaggi al numero verde 800 600 626, ma soprattutto inviare donazioni, oltre che al già noto numero solidale 48580, alla Caritas e alla Croce Rossa (anche online!). Le indicazioni sono accessibili tramite la pagina relativa, dove si può leggere «Una iniziativa per tenere alta l'attenzione e viva la solidarietà in giorni in cui si tende già, lentamente, a dimenticare»; in effetti ho la sensazione che sia proprio così, purtroppo... ed è compito di ognuno di noi impedire che questo accada!
Segnalo pure l'analoga iniziativa La musica per l'Abruzzo, promossa dagli operatori dell'industria musicale.

venerdì 17 aprile 2009

Campagna a tappeto

Io non c'entro niente, è stato il mio provider di posta elettronica a marcare come spam l'e-mail promozionale di Rivoluzione in corso, il nuovo libro (in effetti ne ha già pubblicati parecchi) del ministro Brunetta! ;-)

giovedì 16 aprile 2009

Libertà di espressione

Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ha stabilito che, a partire dalla puntata di Annozero che andrà in onda questa sera, «siano attivati i necessari e doverosi riequilibri informativi»; mancherà il contributo del vignettista satirico Vauro Senesi, la cui collaborazione con il programma è stata sospesa «in via cautelativa».
Riguardo alla questione del riequilibrio... essendomi persa la puntata di giovedì scorso, dedicata com'è noto al sisma in Abruzzo, ma avendo letto in giro opinioni contrastanti al riguardo, eviterò di sbilanciarmi più di tanto; oltre all'articolo di Aldo Grasso sul Corriere, segnalo un post di Peter Gomez e un altro del Paz83, abbozzando in questa sede solo una considerazione piuttosto generale. È dal 6 aprile che quasi tutti i mezzi di informazione non fanno che elogiare l'efficienza della Protezione Civile... ed è opinione diffusa che difficilmente si sarebbe potuto fare di meglio, e che i soccorritori meritano il plauso dell'intera società. Ma se c'è qualcosa che non va, trovo doveroso che se ne parli anziché nasconderlo; tra l'altro, da un'informazione trasparente gli stessi responsabili degli aiuti potrebbero trarre utili indicazioni su come ottimizzare il loro operato. Certo, se Michele Santoro avesse raccontato delle cose non vere, il discorso cambierebbe... ma finora non mi risulta che sia stato accusato di diffamazione.
Per quanto riguarda le vignette di Vauro che gli sono costate il posto (a tempo determinato?)... beh, ho guardato con attenzione il relativo filmato e, con buona pace di chi su Facebook mi ha invitata ad iscrivermi al gruppo «Vauro vaff...», il vignettista toscano mi è parso tutto fuorché irrispettoso del dramma delle popolazioni colpite, anzi a modo suo persino affettuoso; per dire, trovo ben più offensivo che si arrivi a spettacolarizzare il dolore in nome dell'Auditel, ostentando addirittura i risultati ottenuti. Vorresti obiettare che sulle disgrazie non si scherza? Sono d'accordo... ma a mio parere è davvero ingiusto accusare Vauro di essersi preso gioco dei terremotati; le sue vignette di giovedì scorso, a guardarle senza preconcetti, offrivano dei validi spunti di riflessione... e, com'era giusto che fosse, in fondo non c'era proprio niente da ridere, per una volta.
L'unica vignetta che mi ha fatto storcere il naso è la stessa che ha motivato la decisione di Masi...


... ma non perché mi sia sembrata «gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti», bensì perché allude in maniera neppure tanto velata al discusso piano casa del governo: una frecciata del genere (che in effetti non è stata l'unica, e nemmeno la più diretta) in altre circostanze l'avrei trovata condivisibile, ma a così poco tempo dal disastro mi è parsa parecchio inopportuna, quasi un tentativo di strumentalizzare l'accaduto per questioni di simpatia (o meglio antipatia) politica... e se volessi pensar male direi che è stata proprio questa la vera ragione della sospensione. Detto ciò rimango decisamente contraria alla censura, e nel caso di Vauro spero sia vero che la sua "punizione" sarà «limitata ad una sola puntata». Altrimenti... vorrà dire che continuerò a seguirlo sul suo sito.

Non sarò popolare come Beppe Grillo, ma... ;-)

Il primo aprile, apprestandomi ad accedere a Google Reader, mi ero ripromessa di prendere con beneficio d'inventario più o meno tutto quello che mi sarebbe capitato di leggere quel giorno. Come non detto... neanche dieci minuti dopo sono cascata come una pera cotta nello scherzetto congegnato dal buon Camu! ;-)
Fatta questa premessa non proprio casuale... beh, non è mai troppo tardi per annunciare che, udite udite, la scorsa settimana la sottoscritta è stata ospite, assieme a (Lady).Chobin, del salotto virtuale del suddetto Camu per una delle sue famose interviste doppie. Il "padrone di casa" ci ha presentate affermando che i nostri blog gli hanno sempre ispirato «semplicità e... odore di buono» (ah, ecco il perché della prima domanda!). Un complimento piuttosto insolito, oltre che davvero gradito! :-D

venerdì 10 aprile 2009

Per non dimenticare

Stamattina in ufficio è stata una giornata quasi come tutte le altre, nonostante il lutto nazionale. Il clima sembrava più o meno quello di sempre, se non migliore per chi già pregustava i tre giorni di vacanza che ci aspettano. Qualcuno addirittura fischiettava distrattamente il ritornello de La società dei magnaccioni, quello che fa «Ma che ce frega, ma che ce importa»: ah, quanto volevo che la smettesse...
Alle undici siamo stati invitati ad astenerci per cinque minuti dal lavoro, per commemorare le vittime del terremoto. Io ho approfittato della pausa per collegarmi al sito della Rai e guardare in streaming la diretta dei funerali. Siccome il pc è sprovvisto di scheda audio mancava il sonoro, ma le immagini erano di per sé fin troppo eloquenti. Le telecamere mostravano i duecento e passa feretri allineati in file interminabili, soffermandosi più volte su inquadrature da spezzare il cuore, come questa: una bara grande sulla quale ne era stata posata un'altra più piccola e bianca. Bambini che sono andati incontro al loro atroce quanto prematuro destino assieme ai loro genitori. Ho chiuso il browser, ho cercato di ricompormi asciugando le inevitabili lacrime, e sono scesa al piano di sotto per raggiungere alcuni miei colleghi, riuniti in piedi in un silenzio irreale. A un certo punto è partito un applauso, che si è subito spento, per fortuna (non sono una che approva gli applausi ai funerali). Un attimo dopo ci ha pensato il boss a riportarci alla realtà, con un «Andiamo!?» un tantino perentorio... ma pronunciato con un tono decisamente meno burbero del solito, in effetti.
C'è voluta una dispensa speciale da parte del Vaticano per poter celebrare la cerimonia funebre di venerdì santo: ricorrenza densa di significato, considerando pure che per le popolazioni colpite quella che sta per concludersi è stata un'autentica settimana di passione (il fatto che mi sia venuto in mente tale accostamento non significa che io condivida un punto di vista come questo... anzi, proprio per niente!). Per fortuna, proprio questa mattina è giunta una notizia in grado di far intravedere un barlume di speranza in un momento così buio: all'ospedale di Pescara è nata la tenerissima Alice, la cui mamma prossima al parto era dovuta fuggire da L'Aquila a causa del terremoto.
A proposito di notizie... questa è stata una settimana campale nel mondo dell'informazione, e non tutti sono stati all'altezza della situazione: CattivaMaestra ha raccontato un episodio lampante di cattivo giornalismo, e non si contano le critiche al filmato in cui una "mezzabusta" del Tg1 snocciola con orgoglio record di ascolto (sono recidivi, comunque). Paolo Attivissimo, che abita in Svizzera, non voleva credere che fosse vero... e probabilmente anch'io sarei stata scettica al riguardo, se non l'avessi visto con i miei occhi in diretta. Ancor oggi non mi spiego perché a nessuno in redazione sia venuta l'idea di bloccare quello... scempio, non mi viene un'altra parola. E, malgrado la pioggia di e-mail di protesta, ancora non mi risulta che ci siano state delle scuse.
Probabilmente lo sai già, ma ripeterlo non guasta: la via più immediata per inviare aiuti economici alle popolazioni colpite è il numero telefonico solidale
48580
(1 euro per sms da cellulare, 2 euro per chiamata da fisso). Il ricavato sarà interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza.
Inoltre, so che in molti supermercati (a Pescara, perlomeno) è stata attivata la raccolta di generi di prima necessità, alimentari (non deperibili) ma non solo, da destinare ai terremotati; qualcosa di simile a questo, insomma. Tu vai a fare la spesa e compri qualcosa pure per chi in questo frangente è sprovvisto praticamente di tutto, seguendo le indicazioni che i volontari che si occupano della raccolta saranno lieti di fornirti: più facile di così...
Infine, in un momento in cui chiunque prova ad improvvisarsi sismologo, segnalo le considerazioni, piene di buon senso e competenza, espresse dal geologo Mario Tozzi, uno che stimo parecchio.

martedì 7 aprile 2009

Il giorno dopo

In questo drammatico frangente, l'Italia sembra più unita che mai nello stringersi attorno alla popolazione abruzzese, così duramente provata dal sisma di ieri notte. Il bilancio attuale del disastro parla di 211 morti, 11 dispersi, un migliaio di feriti e diciassettemila sfollati. È impossibile non commuoversi di fronte al destino di persone che in molti casi hanno perso ogni cosa: gli affetti, la casa, tutto ciò che possedevano... ma ciononostante sono felici di aver conservato il bene più prezioso: la vita.
Molti si chiedono: posso fare qualcosa per questa gente? In Rete abbondano le informazioni al riguardo... e la cosa più utile che io possa fare in questa sede, spero, è segnalare l'apposito wiki.
Oggi stavo rientrando in casa dopo aver risolto il problemino della porta del nostro ripostiglio in soffitta (bloccata da una mensola dismessa caduta di traverso tra l'armadio e la porta stessa, presumibilmente in seguito alla scossa dell'altra notte), quando ho incontrato la vicina di pianerottolo. Questa era in procinto di lasciare l'edificio, e ci ha consigliato di fare lo stesso: pare infatti che sua figlia avesse saputo con certezza (?) che stava per arrivare un'ennesima devastante scossa di terremoto. Anche se di norma non credo a questo genere di cose, gli eventi degli ultimi giorni mi hanno talmente prostrata che ero pronta a scendere in strada anch'io. Ma proprio in quel momento ho sentito, a L'Italia allo specchio, un responsabile della Protezione Civile che metteva in guardia proprio contro questo genere di appelli allarmistici e infondati: pare che ne stiano circolando parecchi, e vengano facilmente presi per buoni da una popolazione che in un momento come questo tende a finire in preda al panico. In effetti, pochi minuti dopo, la vicina è rientrata in casa affermando «Falso allarme, l'ha detto il telegiornale...». E qua sotto è appena passata una macchina con l'altoparlante per annunciare che «Tutti quei messaggi fin qui pervenuti che prevedono imminenti scosse di terremoto sono privi di fondamento, non tenetene conto!!!».
Il punto è questo: anche se l'eventualità che si registrino nuove forti scosse sismiche è tutt'altro che remota, e per questo è bene restare all'erta specialmente nelle zone già colpite, nessuno può prevedere con certezza quando, dove e con quale intensità ciò si verificherà. (Fra l'altro, la credibilità di Giampaolo Giuliani comincia ad essere messa in discussione...)
Infine... dopo quello che è successo, probabilmente anche tu come me ti sei chiesto quale sia il grado di rischio sismico del comune in cui vivi. Ebbene, la risposta puoi trovarla nella pagina del sito della Protezione Civile dedicata alla classificazione sismica dei comuni italiani. Volendo, le stesse informazioni puoi anche scaricarle come file .kmz per Google Earth. Ho scoperto che Pescara fa parte della zona 3, ovvero quella a sismicità bassa, e questo un pochino mi tranquillizza, anche se devo constatare che L'Aquila rientra nella zona 2, non nella 1 che è considerata la più pericolosa. Se può interessare, l'intera Sardegna è a basso rischio sismico... ma questo già si sapeva, in effetti.

lunedì 6 aprile 2009

Con il fiato sospeso

Anch'io, come (credo) la stragrande maggioranza degli abruzzesi, alle 3.32 di questa notte sono stata bruscamente svegliata dal terremoto. In vita mia non avevo mai avvertito una scossa così violenta... e di una durata che mi è parsa interminabile, oltretutto: ho avuto il tempo di uscire dal sonno più profondo, rendermi conto di ciò che stava accadendo, alzarmi dal letto barcollando e con il cuore in gola, e raggiungere i miei genitori, rifugiandomi poi nel vano di una porta... e lo spaventoso ondeggiare del palazzo (abito al quarto piano di un edificio di sei, mica in un grattacielo) non si era ancora placato. I lampadari hanno continuato ad oscillare notevolmente per lunghissimi minuti... per non parlare delle successive scosse di assestamento, reali (quella delle 4.47) o semplicemente dettate dalla suggestione (erano i miei nervi tesi a tremare! :-O). Lì per lì mi sembrava impossibile che il palazzo, costruito negli anni '80, non avesse riportato danni strutturali, considerando l'intensità dell'evento... ma a quanto pare di crepe non se ne vedono, per fortuna.
Insomma, anche se stanotte decine di persone spaventate si sono affrettate a scendere in strada, e oggi a casa mia il telefono ha squillato in continuazione per le chiamate di parenti e amici di tutta Italia preoccupati dopo aver sentito i notiziari, attualmente a Pescara la situazione è sotto controllo. Ben più drammatico è lo scenario che si presenta a L'Aquila e dintorni, in prossimità dell'epicentro del terremoto: al momento il computo delle vittime accertate è arrivato a quota novantadue, ma purtroppo è destinato a salire. E c'è qualcosa di apocalittico nelle immagini divulgate dai mezzi di informazione (anche senza bisogno di riciclare foto che documentano ben altri eventi sismici, come ha fatto Corriere.it).
Anche in un momento così tragico, non sono mancate le polemiche: Giampaolo Giuliani, ricercatore presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso, aveva previsto un evento sismico di notevole entità e aveva provato ad allertare la popolazione, ottenendo come "premio" una denuncia per procurato allarme. Poiché non sono in grado di valutare la fondatezza dell'approccio di Giuliani, eviterò di lanciarmi in proclami del tipo «Questa tragedia si poteva prevenire»... anche se mi sembra assurdo che, nel ventunesimo secolo, non sia ancora stato messo a punto un metodo attendibile per prevedere con un margine di errore limitato fenomeni di questa entità, e soprattutto che manchino le tecniche costruttive necessarie per proteggere i cittadini dagli sconvolgimenti in atto nel sottosuolo (a crollare sono state non soltanto le case più vecchie, ma anche edifici in cemento armato).
Dico soltanto che in un momento così doloroso bisognerebbe rinunciare a buttarla in politica, esponendo osservazioni che in altre circostanze troverei del tutto condivisibili ma che in questo frangente suonano fastidiosamente fuori luogo... e semplicemente offrire, ognuno secondo le proprie possibilità, un contributo per far fronte agli innumerevoli problemi. Ad esempio, chi può è caldamente invitato a donare il sangue, del quale c'è grandissimo bisogno!!!
Infine, segnalo l'iniziativa promossa da Chiacchierona e riportata fra gli altri da HTTP500: trovo pure io che sia doveroso esprimere la nostra riconoscenza nei confronti dei Vigili del Fuoco, e in generale di tutti coloro che in questo momento stanno operando in condizioni a dir poco critiche per far sì che il bilancio di questa sciagura non si aggravi oltremodo.


P.S.: Certo che la situazione del nostro Stivale sulla mappa mondiale del rischio sismico non è delle più tranquillizzanti... :-(

sabato 4 aprile 2009

Il virus del momento

Finora sembra che il virus/worm Conficker, programmato per entrare in azione a partire dallo scorso primo aprile, non abbia fatto grossi danni... ma è sempre bene stare all'erta e adottare le opportune precauzioni. Spero che tu abbia previsto un'adeguata protezione antivirus; in caso contrario puoi fare un controllo veloce sottoponendo il tuo pc a un particolarissimo "esame della vista". Se le immagini su questa pagina vengono visualizzate correttamente, è improbabile che Conficker abbia infettato il tuo sistema, altrimenti... mi sa che è il momento di correre ai ripari!
Il link in questione l'ho tratto da un post del Disinformatico, al quale ti consiglio di fare riferimento per i dettagli del caso.

giovedì 2 aprile 2009

Oops... non dovevo spedirlo!

Ti è mai capitato di cliccare su Invia per mandare un e-mail, e un istante dopo pentirti per qualche motivo di averlo fatto? In casi come questo, se sei un utente Gmail e usi la webmail, può venirti in aiuto la nuova funzionalità di Gmail Labs: Annulla invio. Per attivarla non devi far altro che accedere al tuo account, cliccare in alto a destra su Impostazioni, aprire la scheda Labs e scorrere l'elenco fino alla voce Annulla invio, selezionando Attiva e infine salvando le modifiche.


A questo punto, ogni volta che invierai un e-mail, apparirà la scritta «Il messaggio è stato inviato. Annulla Visualizza messaggio». Prima che l'opzione Annulla scompaia, ti è concesso qualche secondo per cliccarci sopra. Poco tempo, ma sufficiente ad accorgersi di certi errori, tipo aver dimenticato l'allegato... tanto per citare la svista che a me capita più spesso! :-) Oltretutto, dopo aver attivato la funzione, puoi modificare il periodo di annullamento dell'invio (fino a un massimo di 10 secondi, non è un granché) dalla scheda Generali.
Non sarà utilissima, questa funzione, che personalmente ho scoperto per caso... ma se non altro è un'occasione per approfondire le altre chicche offerte da Gmail Labs, un servizio che non avevo ancora avuto modo di sperimentare e che fino a pochi giorni fa non era nemmeno disponibile nella versione italiana del sito, se non sbaglio.

Lo YouTube dei testi

Avevo sentito parlare di Scribd per la prima volta un paio d'anni fa, leggendo un post di Paolo Attivissimo. All'epoca decisi di registrarmi perché mi interessava la procedura per sproteggere i file pdf descritta nel post in questione (almeno per fare copia-e-incolla del testo, che diamine! :-))... peccato che tale funzionalità involontaria del sito sia stata prontamente eliminata.
Negli ultimi giorni buona parte della blogosfera sembra essersi accorta dello «YouTube dei libri», definito da EmmeBi «il sito di cui si parlerà di più nelle prossime settimane». Suppongo che a farlo tornare alla ribalta come non mai abbia contribuito pure l'articolo di Repubblica.it.
Comunque i possibili utilizzi illeciti del servizio, e le relative implicazioni sul piano del copyright, sono facilmente immaginabili. Anche la "mamma" di Harry Potter se ne è resa conto...

So I listen to the radio...

Oggi ho risposto alla telefonata di un'operatrice di call center che stava svolgendo una ricerca di mercato per conto di un'emittente radiofonica. La ragazza mi ha fatto alcune domande sulle mie abitudini di ascolto della radio, chiedendomi poi di dare un voto da 1 a 5 a parecchie hit italiane del momento. Sono rimasta al telefono per una ventina di minuti buoni, e quasi quasi speravo che, a titolo di ricompensa per la mia "preziosa" collaborazione, mi sarebbe stato promesso, che so, un cd o il biglietto per un concerto... macché, povera illusa! ;-) La tipa mi ha "semplicemente" ringraziata con calore per la mia gentilezza, che evidentemente non le appariva poi così scontata. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di aver potuto dare uno a un certo brano classificatosi secondo all'ultimo festival di Sanremo, aggiungendo che è l'unico in grado di farmi cambiare immediatamente stazione? ;-)

mercoledì 1 aprile 2009

Il meraviglioso mondo della scienza

Sabato pomeriggio ho partecipato a un'interessante iniziativa della quale ero venuta a conoscenza grazie a Maury: l'OpenDay, svoltosi presso l'Osservatorio Astronomico Colle Leone di Mosciano Sant'Angelo, che avevo già visitato parecchi anni fa. Sono arrivata con qualche minuto di ritardo, quando le attività erano già cominciate: un giovanotto stava presentando alcuni mezzi di trasporto basati su fonti energetiche alternative. Dapprima abbiamo visto in funzione questa automobilina alimentata a idrogeno (ottima idea regalo per ragazzini dai sette-otto anni in su... fino ai 99 e oltre, diciamo! ;-)); poi è stata la volta di un modellino di macchina a vapore. Dei filmati che ci sono stati mostrati ricordo i lunghissimi "serpentoni" che convertono in energia elettrica il moto ondoso degli oceani, e uno stupefacente veicolo alimentato... a pedali che è in grado di raggiungere i 130 km/h grazie al suo guscio leggerissimo e aerodinamico. Qualcuno ha chiesto: e il nucleare? La risposta è stata che tale fonte di energia, come già si sapeva, presenta degli svantaggi non da poco: la pericolosità, il problema dello smaltimento delle scorie radioattive e i costi elevati, oltre al fatto di essere non rinnovabile... e la scelta di investire sul nucleare sapendo che tra non molto l'uranio, al pari del petrolio, comincerà a scarseggiare non denota una particolare lungimiranza. Si dovrebbe puntare di più, ad esempio, sul solare e sull'eolico (peccato che in quest'ultimo caso gli impianti offendano il senso estetico di Sgarbie! ;-)).
In seguito ci siamo trasferiti nella sala conferenze, dove un professore ha passato rapidamente in rassegna alcune tappe salienti della storia della Fisica. Ho trovato piuttosto interessanti i semplici esperimenti proposti, e realizzati con materiali alla portata di tutti... mentre a dire il vero le nozioni teoriche, tra liceo scientifico e corsi universitari, più o meno mi erano già note. In effetti l'OpenDay era rivolto soprattutto ai giovanissimi, agli studenti e alle famiglie. Era fantastico osservare come i bambini presenti ponessero domande tutt'altro che banali e capissero tutto al volo! :-)
A questo punto sono dovuta andar via, rinunciando alle altre attività in programma, curate tra gli altri dallo stesso Maury, come le osservazioni con il telescopio. In effetti non era proprio la serata ideale, visto il tempaccio... ma personalmente mi riprometto di tornare presto a visitare l'osservatorio. E consiglio di andarci anche a chi come me, pur non potendosi definire un astrofilo vero e proprio, è semplicemente curioso della scienza e dell'universo che ci circonda! Per ulteriori informazioni, puoi visitare il sito dell'OACL.

Curiosità gastronomiche

Non è mia abitudine trascorrere tanto tempo nel reparto alimentari degli ipermercati; se ci metto piede, però, non è raro che la mia curiosità mi convinca ad assaggiare qualcosa di nuovo. Ti racconto un paio di "prede" della mia ultima spedizione gastronomica.
  • Sul bancone delle pietanze pronte a base di pesce ho notato parecchie invitanti confezioni di sushi, specialità giapponese che desideravo provare da tempo. Allora ne ho scelta una monoporzione, che un paio di sere dopo è stata la mia cena. Ingredienti: una moderata quantità di pesce, parecchio riso e due bustine di condimento (tra cui il super-piccantissimo wasabi). Ma agevoliamo la documentazione fotografica!


    Pur non essendo paragonabile ai sorprendenti Japanese Lunch Box immortalati in questa galleria, il mio sushi si presentava piuttosto bene... ma in fin dei conti, anche se l'ho mangiato tutto, è stato un piacere più per gli occhi che per il palato. Temo che il sushi non faccia per me, insomma... a meno che qualche buon ristorante giapponese non mi convinca del contrario, prima o poi.
  • Passando nel reparto verdure, il mio lato salutista (che neanche sapevo di avere ;-)) mi ha convinta ad esaminare le insalate pronte da condire, in varie versioni. Ho preso quella ricca di Omega 3, non per le proprietà nutrizionali (nella fattispecie «più protezione al sistema cardiovascolare»), ma semplicemente perché mi attirava di più: infatti contiene germogli di soia, che ho imparato ad apprezzare grazie alla cucina cinese, e noci (in realtà, nella confezione, di noce ce n'era una di numero, oltre a due chicchi d'uva). La sera dopo aver provato il sushi l'ho mangiata per cena, assieme a una mini-pizzetta e a tre prugne secche, e... beh, la cosa positiva è che ero completamente sazia: se dovessi mettermi a dieta, non avrei il problema di dovermi alzare nel cuore della notte per assaltare il frigorifero. Però il mio lato goloso non sarebbe mica tanto soddisfatto... (anche se nel suo genere l'insalata non era affatto male, devo ammetterlo)